Sesta sconfitta stagionale per la Juventus.
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Cagliari-Juventus, la critica di Sarri: “Calendario? Forse è il caso di schierare tutta l’Under 23”
Il tecnico della Juventus sulla sconfitta subita contro il Cagliari
Dopo aver conquistato il nono scudetto consecutivo, una Juventus senza motivazioni e con la testa alla sfida contro il Lione in Champions League è scesa sul campo della Sardegna Arena per affrontare il Cagliari in occasione della trentasettesima giornata di Serie A. I padroni di casa hanno vinto 2 a 0 grazie ai gol di Gagliano e Simeone.
Al termine del match il tecnico della Juventus, Maurizio Sarri, è intervenuto ai microfoni di DAZN commentando così la prestazione dei suoi uomini:
"Il dato dei gol subiti ci può preoccupare, la partita di stasera no. Vieni da un campionato vinto 68 ore fa, a livello di motivazione e determinazione è una partita atipica. Va presa per quello che è, poi se si parla di altri momenti è chiaro che dobbiamo essere una squadra più solida. Il problema è anche della Lega, siamo l'unica squadra d'Europa che gioca in 12 giorni. Vediamo come stiamo domani e se è il caso di schierare l'under23 per recuperare tutto. Manovra lenta? Il palleggio, come mentalità, ci sta venendo abbastanza bene. Non tanto nella velocità e nella circolazione della palla. Palleggiando a basso ritmo - e parlo della palla e non delle gambe - è facilitante per le difese avversarie. Solitamente in casa non abbiamo sofferto più di tanto, il modo per sbloccare la situazione lo abbiamo sempre trovato. Per far circolare la palla più velocemente serve brillantezza fisica che non abbiamo. Oggi abbiamo lasciato a casa nove infortunati, in questo momento ho un po' di dubbi. Facciamoci venire i dubbi in base a quelli che recuperiamo".
Sulla posizione di Cristiano Ronaldo e Gonzalo Higuain: "Ronaldo è istintivo, non è codificato, è anche la sua forza. È l'altro attaccante che si deve adattare ai movimenti di Cristiano, in alcune situazioni lo abbiamo fatto bene, perché siamo arrivati a calciare spesso. Forse ci mancava un po' di cattiveria, cosa che avevano gli avversari. Forse non eravamo al top questa sera. CR7 troppo cercato? Però penso che sia inevitabile questo, è un condizionamento psicologico che viene fuori, il giocatore più rappresentativo, più forte, che ti risolve le situazioni viene cercato con insistenza eccessiva. Parlandoci ieri era molto motivato, voleva giocare, si sentiva bene. Quindi è una scelta che abbiamo preso insieme, lui si rende benissimo conto del suo fisico, si sentiva voglioso di giocare".
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