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Mancini: “Ecco qual è il giocatore ‘tipo’ per la mia italia. Ripresa campionati? Solo quando potremmo ricominciare a vederci”

Le parole del ct azzurro, Roberto Mancini, relative alla Nazionale e alla sospensione dei campionati

Mediagol93

Parola a Roberto Mancini.

Si ferma anche la Nazione italiana con lo stop dei campionati e dello sport, imposto dal Governo, per contrastare l'emergenza Coronavirus. Ad essere rinviati anche gli Europei di calcio che sarebbero dovuti iniziare il prossimo 12 giugno. A soffermarsi sull'argomento anche ct azzurro, Roberto Mancini, espressosi ai microfoni de "Il Sole 24 ore" anche sul possibile ritorno in campo delle squadre per definire i verdetti della stagione 2019/20.

"Cosa comporta questa sospensione nel mio lavoro? Valuteremo quando si torneranno a disputare i campionati nazionali, vedremo le decisioni dell'Uefa. Quando potremo cominciare a vederci, quando torneremo a giocare insieme, ci sarà modo per pensarci. Spero che questo accada presto, perché vorrà dire che questa triste situazione sarà terminata e non vedremo più gente morire. Il giocatore che chiamo in Nazionale? Deve essere “tecnico”, per riuscire a interpretare il ruolo che gli affido in campo. Anche avere un carattere che lo porti a essere, in campo e fuori, un riferimento importante per la squadra fa la differenza".

Mancini ha poi ricordato la sua parentesi alla Sampdoria, nelle vesti di calciatore: "Il campionato con la Sampdoria senza alcun dubbio. È stata un'impresa impossibile da pensare e, forse, anche impossibile da ripetere". Il difensore avversario più duro? "Riccardo Ferri. Contro di lui era sempre difficile: era bravo tecnicamente, veloce e – diciamo – picchiava il giusto. Eravamo molto amici visto che avevamo fatto tutta la trafila delle nazionali giovanili insieme. Del resto, Pietro Vierchowod giocava con me alla Samp".