Parola ad Antonio Conte.
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Udinese-Inter, Conte: “Juventus e lotta scudetto, vi dico la mia. Derby contro il Milan? Priorità alla Serie A”
Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico dell'Inter alla vigilia della sfida contro l'Udinese
Diversi sono stati i temi trattati dal tecnico dell'Inter, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara contro l'Udinese, in programma sabato pomeriggio alla Dacia Arena (fischio d'inizio alle ore 18): dalla vittoria conquistata lo scorso weekend ai danni della Juventus di Andrea Pirlo, alla prossima sfida di Coppa Italia contro il Milan, in scena il prossimo 26 gennaio a San Siro.
"Non bisognerebbe mai affrontare con superficialità alcuna squadra in Serie A, specialmente squadre fisiche e con un'identità come l'Udinese. Hanno giocatori forti in ripartenza e di qualità, abbiamo preparato la gara nel migliore dei modi. Sarà un match duro sotto tutti i punti di vista, possono creare pericoli a chiunque. Turnover in vista del derby di Coppa Italia? Ragioniamo solo e soltanto sull'Udinese, il campionato dà due possibilità e perciò la priorità nostra va all'Udinese. E' la partita più importante in assoluto", sono state le sue parole.
JUVENTUS -"Inevitabile che quando batti squadre forti come la Juventus serve una partita ottima e senza errori. Siamo stati bravi a sfruttare i loro punti deboli e a non commettere troppe sbavature. Abbiamo preso tre punti e capito che siamo sulla strada giusta, ma comunque ne resta tanta da fare. Lavoreremo in modo più duro rispetto a prima. L'Inter per storia e tradizione deve sempre provare ad ottenere il massimo e a puntare al massimo. Domani si ricomincia, ci sono tre punti in palio e dovremo dare il 110 per cento. Serve la stessa prestazione in tutte le partite".
SCUDETTO - "In questo campionato sette squadre possono giocare per lo scudetto e per un posto in Champions League. Il girone d'andata lo ha confermato, indipendentemente dal passo più o meno spedito. Ho sempre detto che abbiamo dato il via ad un percorso e abbiamo visto netti miglioramenti anche nella mentalità, nell'affrontare le partite nella giusta maniera. Ora serve una crescita, tecnica e tattica, oltre che di concentrazione, da parte di tutti i calciatori. Io vedo anche nelle battute d'arresto che qualcosa in più a casa lo portiamo sempre. Se vogliamo stare in alto, i margini di errore devono essere minimi. Non ci si può accontentare all'effimero successo quotidiano, pensiamo a portare qualcosa di importante a fine stagione".
ATTACCO E NON SOLO -"Ultimamente gli attaccanti non segnano? Nelle mie squadre non segnano solo gli attaccanti. Noi attacchiamo in modo diverso e con uomini diversi, con tutti i reparti. Al primo anno alla Juve feci un discorso motivazionale, convincendo la squadra che lo scudetto si poteva vincere? Non mi piace fare paragoni, ogni percorso è diverso dall'altro. E' inevitabile che la nostra crescita passa anche da una convinzione di potercela fare e c'è solo un modo per farlo: il lavoro. Quando non arrivano i risultati, a volte, noi tecnici veniamo messi in discussione. Bisogna certamente fare anche un lavoro psicologico, quando parlo ai miei sanno che lo faccio col cuore in mano. Io non vendo fumo a nessuno", ha concluso Conte.
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