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Serie A, l’analisi di Lippi: “Inter e Lazio devono crederci, la Juve ha sottovalutato il Napoli”. Poi il ricordo di Kobe Bryant…

L'ex commissario tecnico della Nazionale azzurra, campione del Mondo nel 2006, si è soffermato sul momento vissuto dalle tre big

Mediagol77

Marcello Lippi analizza il momento vissuto dalle prime della classe di Serie A.

Nell'ultimo turno di campionato l'Inter non è andato oltre il pari nella sfida casalinga contro il Cagliari, stesso risultato quello ottenuto dalla Lazio che ha impattato 1-1 nel derby contro la Roma. La Juventus ha addirittura fatto peggio perdendo per 2-1 in casa del Napoli al termine di una partita giocata ad alti livelli dai padroni di casa guidati da Rino Gattuso. L'ex commissario tecnico dell'Italia, campione del Mondo nel 2006, ai microfoni de 'La Politica nel Pallone' su Gr Parlamento, si è soffermato sull'ultima di campionato.

"Il messaggio per le inseguitrici, che sono Inter e Lazio, è che non devono mollare: c'è ancora la possibilità di lottare per questo obiettivo così importanteLa Juve, a parere mio, non ha avuto l'approccio mentale giusto forse perché ha visto Inter e Lazio pareggiare prima e pensare che, considerando il momento non brillantissimo del Napoli, avrebbe risolto la partita con i suoi campioni. Il Napoli invece è stato concentratissimo ed ha giocato la partita perfetta. Gattuso? Inciderà tantissimo. È arrivato in un momento particolare, si è trovato a gestire delle defezioni importanti e un momento di disaffezione temporanea che per fortuna è stata recuperata. Dal punto di vista temperamentale e tecnico è in grado di dare molto e risolleverà questa squadra, recuperando i giocatori psicologicamente e il rapporto con la società e il pubblico per disputare un campionato all'altezza delle sue qualità".

A chiudere un pensiero per la tragica scomparsa di Kobe Bryant che nella giornata di domenica ha tragicamente perso la vita a causa di un incidente in elicottero.

"Ieri stavamo vivendo una grande giornata di sport, come solo il calcio sa regalare, e il tutto è stato guastato dalla notizia della morte di Kobe Bryant. Una bellissima persona che abbiamo imparato a conoscere, avendo vissuto tanto in Italia: ha regalato e avrebbe potuto regalare ancora tanto allo sport mondiale, era una persona speciale".