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Serie A, Cassano si sbilancia: “Il mio gol all’Inter il più bello degli ultimi 20 anni. Scudetto? Ho la mia idea”

L'ex talento barese ha ripercorso le tappe della propria carriera ricordando quella rete che gli ha cambiato la vita

Mediagol77

Genio e sregolatezza: parla Antonio Cassano.

Ai tempi della Roma lo chiamavano Peter Pan, soprannome dettato dal fatto che sembrava non volesse crescere mai. Adesso l'ex talento di Bari Vecchia ha appeso gli scarpini al chiodo, addio legato anche ad alcuni problemi al cuore, e si dedica a tempo pieno all'attività di commentatore nella varie trasmissioni Mediaset e non solo. Il suo era un talento purissimo che sbocciò ad appena 17 anni, tutti infatti ricorderanno la rete messa a segno contro l'Inter in cui fece sedere per terra un difensore d'esperienza come Laurent Blanc. Quella rete restò negli annali del calcio italiano con Cassano che ancora oggi lo ricorda con grande piacere, come affermato dallo stesso ex Sampdoria attraverso le colonne de "La Gazzetta dello Sport".

"Lo guardo praticamente ogni giorno, anche con i miei figli. Da quel giorno sono diventato ricco, famoso e bello. Lancio di Perrotta. Il più bello, forse l’unico azzeccato nella sua carriera. Pallone portato avanti col tacco destro, poi in dribbling salto Blanc e Panucci e infilo Ferron. E ho una certezza. È stato il gol più bello degli ultimi venti anni di Serie A".

Cassano si è anche soffermato sul proprio futuro e tessuto le lodi dei grandi campioni di un tempo come Zola, Pirlo e Totti che nel calcio moderno non esistono più.

"Vorrei trovare un presidente che mi dia fiducia e piena autonomia nelle scelte. I calciatori vanno studiati e visti dal vivo più volte. A me piacciono quelli di qualità. Allenatore? Cercherei di prendere uno più pazzo di me: Bielsa. Altri due che stimo molto sono Nagelsmann del Lipsia e Rose del Borussia Mönchengladbach. Al corso i docenti erano tutti bravi, ma Ausilio è il numero uno e un punto di riferimento. Sabatini è geniale, parla di calcio sempre in termini di qualità. La tesi l’ho fatta sui conflitti con gli allenatori, io ne so qualcosa. Ho messo giù solo quattro paginette, avrei potuto parlare tre giorni di fila e ci avrei messo 10 giorni a scrivere, quindi ho fatto una sintesi. Il mio conflitto preferito è stato quello con Capello, ma calcisticamente era follemente innamorato di me. Oggi i giocatori speciali come Totti, Del Piero, me, Zola, Pirlo non ci sono più. Nuovo Cassano? Per ora non c’è. Ne riparliamo tra venti anni. Scudetto? Per me lo vince l’Inter. Conte farà di tutto per spezzare il dominio della Juve, ma ha bisogno di rinforzi".