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Marotta: “Legato a Dybala, a Palermo era un ragazzino. Leao fu vicino all’Inter”

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"Credo che Dybala abbia fatto bene ad andare alla Roma", ha ammesso l'ad nerazzurro. E sull'Euroderby...
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"Il calcio è adrenalina, è emozione. Sono fortunato a lavorare in questo ambito". Lo ha detto Beppe Marotta, tra i protagonisti del secondo giorno della "Milano Football Week", la manifestazione organizzata da "La Gazzetta dello Sport", con il patrocinio del Comune di Milano, in programma dal 12 al 14 maggio a Milano. Diversi i temi trattati dall'amministratore delegato dall'Inter, reduce dalla vittoria conquistata nella semifinale d'andata di Champions League: dalla gara di ritorno contro il Milan, in programma martedì sera a San Siro, alla trattativa che portò Paulo Dybala dal Palermo alla Juventus. "Ai tempi della Juventus prendemmo Dybala dal Palermo quando era un ragazzino. Mi lega a lui un rapporto d’affetto: poi nella valutazione subentra la razionalità, il fatto che esistano variabili tecniche e tattiche. Di conseguenza, credo che abbia fatto bene ad andare alla Roma", le sue parole.

L'ANDATA -"Come si sta dopo il derby di andata? Mediamente bene: siamo avvantaggiati, ma dobbiamo essere umili, motivati, convinti di raggiungere qualcosa di importante. Non dobbiamo cullarci però. La prestazione ha convinto tutti, un ottimo presupposto in vista del ritorno. C’è stata pressione in questi giorni? E’ evidente che l’adrenalina e il cuore battono più forte. La pressione è tanta".

SU INZAGHI -"Se si arrivasse in finale, quanti sarebbero i meriti dell'allenatore? Tantissimi, nonostante i momenti difficili e le forte critiche, forse esagerate, ricevute. Tengo a sottolineare la forza e la valenza di tutte le componenti della società per arrivare a giocarci la finale. E’ una stagione atipica questa, difficile da gestire, con i Mondiali in mezzo. Stiamo studiando in che modo questo abbia inciso e generato difficoltà psicofisiche nei giocatori".

BILANCIO - "Oggi siamo protagonisti in 2 competizioni su 3, in campionato un po’ meno. E’ evidente che bisogna valutare questa stagione in modo positivo. Quando abbiamo perso dei punti per strada con squadre inferiori qualcosa sicuramente non ha funzionato, ma le responsabilità vanno suddivise tra tutti, staff e società. Il mio ruolo è quello di mettere pressione: siamo l’Inter. Il punto di svolta di questa Inter? Dalla Champions, dopo aver superato il turno contro il Porto: li abbiamo ritrovato l’autostima e le motivazioni giuste per ritrovare continuità. Abbiamo uan rosa forte, abbiamo affrontato squadre forti e abbiamo meritato di vincere le ultime partite".

LEAO E DERBY -"Leao sarà in campo? Credo che la forza di una squadra non sia rappresentata dal singolo atleta, ma dall’insieme. Leao fu vicino all’Inter, poi le scelte sono state diverse. Il mio primo derby fu nel 1970-71 un Milan-Inter. Quella squadra vinse lo scudetto a fine campionato, ma era dietro in classifica di 6 punti. L’Inter vinse 2-0 con gol di Corso e Mazzola. Il derby è un’emozione, uno spot per la città, e si vivono in modo diverso: quello di Genova è il più romantico, quello di Milano è il più maestoso".

MERCATO -"Skriniar? C’è stata tanta amarezza, ma preferisco parlarne a fine stagione. I titolari come Onana, Acerbi, Mkhitarian, Dzeko, Calhanoglu presi a pochi soldi? Queste operazioni sono il frutto di un team di lavoro importante. Il nostro è un modello, dove non si improvvisa perché ci sono persone competenti con alle spalle una società forte. Volevamo ottenere risultati a breve e ci siamo riusciti. Sono tutti giocatori bravi, ma Onana è quello che ha sorpreso di più rispetto agli altri già affermati".

SU LAUTARO E LUKAKU -"E’ un bravissimo calciatore, un uomo che sta crescendo con dei valori. Ci sono le premesse affinché diventi il capitano del futuro. Lukaku tornerà all’Inter il prossimo anno dopo la fine del prestito? Anche per lui è stata una stagione anomala, è stato alle prese con un infortunio difficile da smaltire e ne ha risentito. Dipenderà dalle intenzioni del Chelsea e da chi lo allenerà. Con noi Lukaku si è integrato molto bene, è un trascinatore. Averlo sarebbe una cosa positiva", ha concluso Marotta.

 

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