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Inter-Torino, Conte: “Prendiamo sempre gol, ma oggi siamo stati bravi. Eriksen? In Italia…”

Le dichiarazioni di Antonio Conte al termine di Inter-Torino

Mediagol22

L’Inter torna a vincere.

Dopo la sconfitta contro il Bologna ed il pareggio maturato in casa dell’Hellas Verona, i nerazzurri sono tornati a conquistare i tre punti nella trentaduesima giornata di Serie A. Un tris firmato da YoungGodinLautaro Martinez ha infatti messo ko a San Siro il Torino, che era inizialmente andato in vantaggio grazie ad una rete di Belotti.

Il tecnico Antonio Conte, intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine del match, ha commentato la prestazione dei suoi: “La partita l'abbiamo iniziata molto bene, dominando in tutto e per tutto. Poi c'è stato quel calcio d'angolo. È un periodo in cui prendiamo gol su ogni episodio. Dispiace, oggi è stato abbastanza clamoroso. E ha sbagliato Handanovic, che difficilmente fa questi errori. È un periodo particolare, e nelle partite precedenti siamo stati puniti in maniera anche eccessiva. È stata una partita buonissima. Sono stati bravi i ragazzi: quel gol poteva ammazzare chiunque, poteva innervosirci, invece sono stati bravi a rimanere in piedi e a continuare a giocare, trovando il gol. Sono contento anche per Godin. Noi lavoriamo in maniera importante, sotto tutti i punti di vista, ed è inevitabile che il risultato debba coronare questo sforzo. Quando non succede dispiace, però per me la strada è quella giusta, quella di giocare un calcio aggressivo, cercando di avere il possesso palla, di portare tanti calciatori nell'area avversaria. È inevitabile che rischi qualcosa dietro, ma penso che dia soddisfazione sia a noi che ai tifosi. Eriksen? Christian sta lavorando: quando abbiamo ripreso è arrivato con un piglio bello cattivo, e ha giocato titolare. Deve cercare di mantenere determinati livelli. Noi abbiamo bisogno di certi equilibri, e io faccio le mie valutazioni. Lui sta crescendo, e ha voglia di mettersi alla prova. Penso abbia capito che l'Inter è una squadra ambiziosa: in Italia le aspettative sono alte, più arrivi a suon di tromba e più tutti si aspettano molto. Si sta impegnando, sta facendo bene, ma io devo fare delle scelte per il bene dell'Inter. Futuro? Sono stato chiamato all'Inter per un progetto triennale, cercando di riportarla dove merita, ad essere competitiva. Ci vuole del tempo: altri anni ho anche sorpreso, portando le mie squadre alla vittoria. E al primo anno ho sempre vinto qualcosa. Detto questo, sono arrivato qui con tanto entusiasmo, con voglia di lavorare con persone con cui avevo già lavorato, di cui ho fiducia, che penso sia ricambiata. Ho iniziato un progetto, che ha durata di tre anni. Poi magari il presidente mi allunga il contratto, e lo allunghiamo. Sono contento di lavorare con questi ragazzi, io non voglio essere di peso”.