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Inter, Spalletti: “Quelli che hanno timore devono farsi da parte. Santon? Se mi chiede scusa non gioca più…”

Inter, Spalletti: “Quelli che hanno timore devono farsi da parte. Santon? Se mi chiede scusa non gioca più…”

Le parole del tecnico nerazzurro dopo il pari raggiunto nel finale di gara con la Roma, che conferma i nerazzurri al terzo posto in classifica

Mediagol8

Un gol di Vecino nei minuti finali evita all'Inter la sconfitta contro la Roma, che nel primo tempo era passata in vantaggio con El Shaarawy. Al termine del match il tecnico dei nerazzurri, Luciano Spalletti, analizza la gara ai microfoni di Premium Sport.

Queste le dichiarazioni dell'ex allenatore giallorosso: "Quelli che hanno timore devono farsi da parte perché noi vogliamo passare per arrivare in fondo. Non abbiamo subito per 70 minuti, Handanovic non ha fatto le parate che ha fatto Allison, quindi significa che qualcosa abbiamo fatto. Poi abbiamo sbagliato a volte nelle ultime scelte, dovevamo essere più veloci perché l’avevamo preparata in quel modo. Dobbiamo basarci sulla nostra forza, dobbiamo far vedere chi siamo. Abbiamo perso troppe palle in impostazione nel primo tempo, nella ripresa invece siamo stati più aggressivi e si sono viste giocate importanti".

Sulle scuse di Santon al tecnico: "Lui non deve chiedere scusa a nessuno, ha commesso un errore ma può succedere se giochi a calcio. Se non giochi a calcio non sbagli. E’ chiaro che dal divano è più facile rispetto a giocare e ad affrontare giocatori veloci come El Shaarawy. Santon è un ragazzo corretto che si allena nella giusta maniera, ha interpretato quel pallone in quel modo ma anche gli altri devono sentirsi tirati dentro nell'occasione del gol perché non sono riusciti a recuperare. Se viene a chiedere scusa a me non lo faccio più giocare". Infine, Spalletti spiega il cambio Brozovic-Gagliardini"Voi siete bravi a giocare a briscola coi giocatori, metti quello e togli quello. Con Brozovic si ha un certo filtro, con Gagliardini abbiamo più fisicità. Quando Brozovic mi fa vedere di essere più bravo degli altri io scelgo lui. Cerco sempre di scegliere la miglior formazione" conclude il tecnico.