serie a

Inter, Roberto Carlos: “Ho chiesto la cessione per colpa di Hodgson, mi ha distrutto”

ZURICH, SWITZERLAND - JANUARY 09: Roberto Carlos of Brazil arrives for The Best FIFA Football Awards 2016 on January 9, 2017 in Zurich, Switzerland. (Photo by Philipp Schmidli/Getty Images)

L'ex terzino del Real Madrid ha parlato della sua esperienza con la maglia dell'Inter e del rapporto con il tecnico Roy Hodgson 

Mediagol52

Le verità di Roberto Carlos.

Nel lontano 1995 l'Inter acquistò alla cifra di 7 milioni di dollari un giovane terzino brasiliano, che si era messo in mostra la stagione passata con la maglia del Palmeiras. Con i nerazzurri però Roberto Carlos non riuscì a mostrare tutto il suo talento, e per tale motivo l'allora tecnico Roy Hodgson preferì tenere in rosa Alessandro Pistone, convincendo il presidente Moratti a cedere il brasiliano al Real Madrid

Con i blancos e sotto la guida di Fabio Capello, Roberto Carlos diventò poi uno dei terzini più forti della storia del calcio, inserendosi alla perfezione in quella rosa di giocatori che furono successivamente soprannominati "I Galacticos" e che dominarono la scena calcistica mondiale negli anni successivi.

Oggi il terzino Campione del Mondo con il Brasile compie 47anni, e per l'occasione il quotidiano spagnolo Marca ha rievocato una vecchia intervista rilasciata anni prima ai loro microfoni. In un segmento di tale intervista, Roberto Carlos parla della sua esperienza all'Inter, affermando come la causa del suo insuccesso fu proprio il tecnico Roy Hodgson, colpevole di non aver compreso quale fosse il suo vero ruolo in campo. Queste le sue parole: "All’Inter Roy Hodgson mi ha distrutto, mi ha fatto giocare a centrocampo. In questo modo non avrei avuto alcuna possibilità di giocare per la squadra nazionale e c’era la Copa América nel 1997. Non andavamo molto d’accordo, ma non conoscevo molto il calcio europeo".

Per tale ragione il terzino ha chiesto di essere ceduto e di trasferirsi al Real Madrid, dove incontrò l'allenatore più importante della sua carriera: "Ho parlato con Moratti e gli ho chiesto di lasciarmi andare. Sono andato a Madrid per Fabio Capello, è l’allenatore più importante della mia vita".