Quale futuro per Christian Eriksen?
serie a
Inter, Nocerino e il caso Eriksen: “Si sta comportando alla grande, io avrei fatto fatica”
Le dichiarazioni rilasciate dall'ex centrocampista di Palermo e Milan
Ai margini del progetto tecnico di Antonio Conte, il centrocampista danese potrebbe già lasciare Milano nel mese di gennaio. In rampa di lancio con lo Shakthar Donetsk, poco prima del fischio d'inizio della sfida valida per la sesta ed ultima giornata della fase a gironi di Champions League, il numero 24 dell'Inter si è ritrovato nuovamente in panchina dopo il recupero di Nicolò Barella. Resta da capire, dunque, se anche contro il Cagliari gli verranno riservati ancora una volta solo i minuti finali o se avrà una nuova chance dal primo minuto.
Chi ha detto la sua in merito all'avventura del classe 1992 in nerazzurro è l'ex centrocampista di Palermo e Milan, Antonio Nocerino. "Da giocatore, e non sono mai stato all'altezza di Eriksen, farei fatica ad accettare tutto questo. Per carattere - ha dichiarato ai microfoni di 'TMW Radio' -. Però pensi che sei un professionista, e l'allenatore fa delle scelte, belle o brutte che siano: ognuno si prenderà le proprie responsabilità. Eriksen sta facendo il suo dovere, che giochi dieci minuti o trenta secondi: so che è brutto ma bisogna farlo, adesso poi arriverà il mercato e potrà andare via. Caratterialmente, però, siamo tutti diversi: lui si sta comportando in modo incredibile".
LOTTA SCUDETTO - "In questo momento penso che nessuno possa dirlo (il termine scudetto, ndr), tranne due squadre organizzate e con una rosa tale per farlo, ovviamente Inter e Juventus. Sono squadre costruite per questo, mentre le altre stanno cercando di creargli dei problemi, e certamente continueranno. Oltre al Milan penso anche a Napoli, Roma e Lazio: stanno tutte crescendo e sono curioso di vedere la classifica a marzo, quando ci saranno le coppe. Da lì si potrà cominciare a dare giudizi più decisi. Guardando le rose e i giocatori singolarmente, Inter e Juventus hanno profili di livello più altro rispetto alle altre. A mio avviso hanno gli organici più completi, ma ovviamente non voglio dimenticarmi delle altre. Le vedo solo un pochettino più avanti, anche perché certi giocatori sono più abituati a determinate partite", ha concluso.
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