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Inter, Moratti: “Scudetto? La scaramanzia è d’obbligo. Io, De Laurentiis e quella trattativa sfumata…”

Inter, Moratti: “Scudetto? La scaramanzia è d’obbligo. Io, De Laurentiis e quella trattativa sfumata…”

L’ex presidente nerazzurro tra scaramanzia e ricordi di suggestioni di mercato

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L’ex presidente dell'Inter, Massimo Moratti, tra scaramanzia e ricordi del passato alla guida del club nerazzurro.

La compagine allenata da Antonio Conte vola in classifica a +9 dal Milan, merito della vittoria conquistata domenica pomeriggio ai danni del Torino e della sconfitta dei rossoneri a "San Siro" nel big match di ieri sera contro il Napoli. Un risultato che fa sorridere anche Massimo Moratti, ospite del format radiofonico "Radio Goal", in onda sulle frequenze di "Radio Kiss Kiss", nel day after l'ultimo turno di campionato di Serie A. Queste le parole dell'ex patron.

L'ULTIMO TURNO -"Il risultato di Milano ha fatto sì che l’Inter abbia acquisito un buon vantaggio. Il Napoli ha meritato la vittoria sui rossoneri, rientrando a pieno merito nella corsa per la Champions League. La scaramanzia è d’obbligo nel calcio, meglio non dir nulla. Ma credo che l’Inter possa amministrare il vantaggio. La Juventus ha una gara in meno, ma ce l’ha col Napoli".

RIAVVOLGENDO IL NASTRO - "L’allenatore che porto nel cuore è Mourinho, il più vittorioso. Ma anche Mancini ha iniziato a vincere con continuità. Non dimentico Gigi SimoniGattuso? Sarebbe stata una soluzione in certi momenti valida. Il calcio italiano si sta ancora salvando da una crisi generalizzata del mondo dell’industria. Si esprime con sforzo, ma si esprime. Vive male e con la speranza che questa tragica situazione possa terminare quanto prima".

L'AMMISSIONE - "Una trattativa sfumata con De Laurentiis? Mi piaceva Hamsik! Telefonai a De Laurentiis, mi disse che non lo avrebbe venduto. Errore nostro non prenderlo quando lo slovacco era al Brescia. Anche Lavezzi era un gran bel calciatore. C’era un equilibrio bello tra le squadre, ognuna riusciva ad acquistare calciatori in grado di rendere molto competitivo il campionato".

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