Calciomercato, Conte, Papu Gomez.
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Inter, le certezze di Moriero: “Il Papu l’ideale, Conte ha le idee chiare sul mercato. CR7 o Messi? Il ‘Fenomeno’ superiore”
La lunga intervista rilasciata dall’ex ala nerazzurra
Sono alcuni dei temi affrontati dall'ex ala dell'Inter, Checco Moriero, in una lunga intervista rilasciata al quotidiano 'Libero'. L’ex giocatore, oggi allenatore della Dinamo Tirana, è stata uno dei più incisivi esterni offensivi del panorama calcistico di fine anni '90. Ricordato anche come lo "sciuscià" in quanto, dopo i gol messi a segno dal suo compagno in maglia nerazzurra, Ronaldo, andava sempre a lustrare gli scarpini del numero 9, pupillo dell'allora patron Massimo Moratti e stella del Brasile.
Queste le parole del'ex esterno nerazzurro, sull'attualità in casa Inter.
"Conoscendo Antonio avrà le idee già molto chiare da tempo. Manca un centrocampista davanti alla difesa che detta i tempi e possa far girare la squadra".
L'INTERESSE PER IL 'PAPU' - "È un giocatore di grandissimo livello. Da qualche anno l’Inter non ha più un elemento del genere in rosa, uno che possa risolvere la gara con un colpo di genio. Nella mia Inter c’erano Baggio e Recoba, in quella di MourinhoSneijder. Oggi il Papu sarebbe l’ideale".
PERISIC, IL CROATO NON DECOLLA DA ESTERNO - "Quel ruolo in effetti non è coperto. Perisic fa molta fatica in fase difensiva, non può assolutamente ricoprire il ruolo di tornante. Non ha le caratteristiche giuste per il 3-5-2 di Antonio, che ha provato a insistere di lui ma si vedono le lacune nel ruolo del croato".
CHECCO E ANTONIO, UNA VITA INSIEME - "Ci conosciamo da quando avevamo 8 anni. Antonio ha sempre avuto la mentalità vincente: era determinato ed applicato, mai una distrazione fin da ragazzino. Pensi che già in campo mi dava indicazioni e ordini tattici quando giocavamo insieme. “Checco stai fermo, Checco allargati…”. Studiava gli avversari e sapeva tutto: ci riempiva di informazioni e consigli, era preparatissimo. Poi voleva sempre vincere: non ci stava a perdere neanche in allenamento. Un martello, non a caso oggi è uno dei più forti allenatori d’Europa".
L'ANEDDOTO SU CONTE - "Racconto questa cosa che dice tutto di Conte: da ragazzino si ruppe tibia e perone, molti dicevano che la sua carriera sarebbe finita lì. E invece grazie alla sua forza di volontà incredibile ha vinto tutto con la Juventus e giocato in Nazionale".
IL RONALDO BRASILIANO E CR7, PARAGONE CHE REGGE? - "Ronie era un marziano. Nel calcio moderno nessuno come lui, nettamente il giocatore più forte con cui ho giocato: sotto di lui metto Baggio e Totti, ma Ronaldo è stato superiore a Messi e Cristiano. Quello che faceva e con quella velocità non l’ho rivisto più in nessuno".
UN NUOVO MORIERO, ESISTE? - "Uno con le mie caratteristiche oggi non lo vedo in giro. Ci sono laterali bravi come Hakimi di grande corsa e forza, però il mio dribbling nell’uno contro uno oggi ce l’hanno in pochi. Il ruolo dell’ala è cambiato".
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