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Inter, la stoccata di Sconcerti: “Dirigenza succube di Antonio Conte. Ha preteso Eriksen e non gioca. Nerazzurri flop quando…”

L'analisi del noto giornalista sul momento particolare vissuto dall'Inter con particolare riferimento ai rapporti tra Conte e la dirigenza nerazzurro

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Mario Sconcerti non lesina critiche alla dirigenza dell'Inter ed al tecnico dei nerazzurri, Antonio Conte.

Ieri sera all'Olimpico è andata in scena la sfida da Lazio e Inter, gara dai ritmi sempre elevati, terminata con il risultato di 2-1 per i padroni di casa, che hanno saputo concretizzare le occasioni ribaltando lo score provvisorio che vedeva l'Inter in vantaggio, al termine dei primi quarantacinque minuti di gara. Nerazzurri avanti grazie ad una rete del neo acquisto Ashley Young, e rimontati dalla compagine di Simone Inzaghi grazie alle firme prestigiose di Ciro Immobile su rigore e Milinkovic-Savic in prossimità del minuto settanta.  Tre punti importanti per la compagine biancoceleste che prosegue così la corsa verso il primo posto, ad un solo punto dalla Juventus; brusca frenata, invece, per i nerazzurri che perdono il primato in classifica, posizionandosi al terzo posto a tre punti dalla vetta.

A margine della sfida Mario Sconcerti,nel consueto editoriale pubblicato su 'Il Corriere della Sera', ha bacchettato la dirigenza dell'Inter, totalmente succube ed in balia a suo della volontà di Antonio Conte. L’allenatore nerazzurro si è più volte lamentato della mancanza di alternative ed è stato accontentato con l'acquisizione degli innesti desiderati nella sessione invernale di mercato. Ma, sottolinea Mario Sconcerti, dei nuovi acquisti gioca solo Ashley Young. Questo un estratto dell’editoriale: “C’erano sull’Inter da tanto tempo segnali che sono stati ignorati, rilanciati per amore quasi di caciara, di un abbraccio incosciente. L’Inter aveva vinto solo quattro delle ultime nove partite. E la decima ha perso. Perché non è mai stata una squadra esatta. Bella squadra ma spinta dalle grida di Conte che ha chiesto Eriksen come se fosse Benassi e non lo ha fatto ancora giocare. E dalla sottomissione della società a un tecnico che l’ha accusata di qualunque cosa e costretta a prendere qualunque cosa. Poi alla fine, l’unico titolare nuovo per Conte è un terzino, Young. Nel frattempo la squadra è uscita dalla Champions e non è messa bene in Coppa Italia (sconfitta per 0-1 contro il Napoli -ndr), sempre perdente appena trova un avversario di qualità reale (Juve, Lazio, Barcellona, Dortmund)”.