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Inter, Keita Balde: “Razzismo? C’è troppa gente ignorante in giro, ci vuole rispetto”. E sul suo futuro…

FC Internazionale v Tottenham Hotspur - UEFA Champions League Group B

Le dichiarazioni dell'attaccante dell'Inter, Keita Balde

Mediagol40

Parola a Keita Balde.

Sbarcato a Milano, nell'agosto 2018, il giovane attaccante dell'Inter, intervenuto ai microfoni di Sky Sport, ha commentato il suo ottimo momento di forma e ha analizzato gli obiettivi della squadra, tornata ad Appiano Gentile nella giornata di ieri per riprendere la preparazione in vista della gara di Coppa Italia contro il Benevento.

Di seguito, le sue dichiarazioni.

"Il 2018 è finito bene ed era molto importante vincere a Empoli. Adesso dobbiamo essere concentrati per fare sempre meglio nel nuovo anno. Quando ti sblocchi poi è più semplice fare gol, ne ero consapevole perché conosco i miei mezzi. Adesso spero di fare sempre meglio e di non fermarmi. Sono felice delle parole che ha speso Spalletti su di me, tutti qui mi conoscono e sanno che sono sempre contento in allenamento. Siamo una grande famiglia e sto bene, così come mi trovo a mio agio in campo e cerco di aiutare sempre la squadra. Conoscere tante lingue è molto importante per capirti con i giocatori ma anche con lo staff. Al giorno d'oggi è fondamentale, visto che si sono diverse culture e diverse lingue nello spogliatoio. Ce la metteremo tutta per arrivare in fondo a tutte le competizioni, siamo fiduciosi e sappiamo che possiamo fare bene".

"Il mio futuro? Non ci penso adesso - ha proseguito il classe '95 -, sono concentrato sul mio lavoro e cerco di fare il meglio possibile fino a fine stagione. Stiamo lavorando benissimo sotto tutti i punti di vista, l'Inter è una grande società che crescerà anno dopo anno. Il razzismo? Di gente ignorante ce n'è tanta in giro, se non hanno imparato da bambini non credo che cambieranno adesso ma 10 persone non possono far pagare tutte le altre 100. I bambini allo stadio? Sarebbe una bella cosa, sia per loro che per noi. Ai giovani dico di imparare le cose buone del calcio, l'educazione e il rispetto".