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Inter-Genoa, la ricetta di Conte: “Raccolto meno del seminato. Domani la partita più importante, possiamo batterli solo se…”

Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico dell'Inter alla vigilia della sfida in programma domani pomeriggio a San Siro

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"Chiudere l'anno a pari punti con la Juventus sarebbe un grande segnale per noi e per tutto l'ambiente".

Parola di Antonio Conte. Diversi sono stati i temi trattati dal tecnico dell'Inter, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Genoa di Thiago Motta: dalle prestazioni offerte nelle prime sedici partite della stagione da Lautaro Martinez a compagni, alla situazione relativa ai numerosi infortuni occorsi ai nerazzurri.

"Ero molto preoccupato perché c'era una situazione che ci costringeva a delle scelte obbligate, a puntare sempre sugli stessi calciatori e a prenderci dei rischi importanti. Avevo detto che bisognava arrivare a Natale nel migliore dei modi. Penso che siamo lì, sarebbe fantastico se riuscissimo a chiudere a pari punti con la Juventus, in una situazione di grande emergenza. E a vincere la partita. Incontriamo una squadra che ha bisogno di punti e viene da una partita persa in casa, conosciamo il valore dell'avversario e dobbiamo affrontarlo con testa, cuore e gambe. E' la partita più importante dell'anno", sono state le sue parole.

ANALISI -"Se vado ad analizzare le ultime tre partite, ci metto dentro anche quella col Barcellona, sono molto critico ma devo essere anche obiettivo: secondo me abbiamo raccolto meno rispetto alle prestazioni. Non è bello parlare di fortuna o sfortuna, non deve far parte del nostro modo di pensare. Ma in queste tre partite abbiamo avuto tante occasioni che potevamo sfruttare meglio, potevamo essere più attenti in fase difensiva. Ma, se analizziamo le prestazioni, sono state positive. Poi il risultato finale sposta il giudizio, ma mi auguro di vedere la stessa voglia e intensità viste contro Roma, Barcellona e Fiorentina, magari con un po' più di attenzione in tutto perché bisogna essere perfetti per portare a casa la vittoria".

OBIETTIVI - "L'obiettivo nostro è, fin dall'inizio, quello di diventare una squadra credibile, sempre dura da affrontare. Abbiamo iniziato un percorso, ci stiamo lavorando. Sappiamo benissimo che possiamo trovare buche, salite, di tutto durante il cammino, dobbiamo essere bravi ad andare avanti, al di là delle difficoltà con cui siamo partiti e che abbiamo riscontrato. Questo percorso l'abbiamo iniziato, ci vorrà pazienza. Io per primo dovrò averne, bisogna continuare a costruire. Non devi per forza vincere, a volte la vittoria è effimera e ti inganna. Puoi anche vincere, ma sotto sotto stai distruggendo qualcosa. Ci sono delle situazione in cui, non vincendo, stai ponendo basi importanti e costruendo un qualcosa di duraturo. L'intenzione nostra è questa, vogliamo fare le cose serie. Non ci siamo solo noi, ci sono altre squadre forti che hanno iniziato questo percorso da un po' di tempo e dovremo far fronte a questa situazione".

BILANCIO - "Sono stati cinque mesi in cui abbiamo lavorato tanto, non senza difficoltà e spendendo tante energie fisiche e mentali. Però sapevo benissimo che stavamo iniziando un nuovo progetto, che ci sarebbero state difficoltà. La mia storia parla chiaro, non ho mai trovato situazioni apparecchiate, dove ti siedi e inizi a mangiare. Ho trovato situazioni in cui, fin dall'inizio, bisogna sedersi senza poter scegliere le portate. Stiamo lavorando per costruire qualcosa d'importante e vogliamo lasciare una traccia, che non significa per forza vincere ma porre basi importanti: cultura del lavoro, professionalità, serietà. Ci tengo, dobbiamo lasciare questo all'Inter". 

SINGOLI -"L'infortunio di Sanchez è stata una tegola non da poco e aver avuto Lukaku e Lautaro sempre disponibili ci ha permesso di ovviare un po' a questo problema. Ma in questo periodo è cresciuto Esposito sotto tanti punti di vista. Sanchez freme dalla voglia di tornare, è un giocatore che ama la competizione e la sfida. Bisogna rispettare il tempo previsto dal professore che lo ha operato, è un ragazzo che ha voglia e mi auguro che questo desiderio di giocare ci possa dare qualcosa in più. Skriniar in difficoltà nella difesa a tre? Sapete benissimo l'imprescindibilità che lui riveste per noi, è un calciatore moderno, giovane e sta lavorando tanto per migliorare perché ha ancora 24 anni, ha ancora una vita davanti a lui. Sta facendo bene, così come gli altri difensori. Non so in che posizione siamo a livello difensivo in Italia ma il fatto che stiamo vicini al primo posto in classifica dimostra che tutti quanti stanno facendo bene, anche se si può sempre migliorare".