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Inter, ecco Inzaghi: “Qui cambierò una cosa, vi spiego. Pressione? Sono abituato”

Inter, ecco Inzaghi: “Qui cambierò una cosa, vi spiego. Pressione? Sono abituato”

Inizia l’era Simone Inzaghi in casa Inter. La presentazione del neo tecnico nerazzurro era sicuramente una giornata molto attesa da tutto il popolo interista, ancora colpito nel profondo dall’addio di Antonio Conte dopo la vittoria...

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Inizia l'era Simone Inzaghi in casa Inter.

La presentazione del neo tecnico nerazzurro era sicuramente una giornata molto attesa da tutto il popolo interista, ancora colpito nel profondo dall'addio di Antonio Conte dopo la vittoria dello Scudetto. Nonostante questo, però, la società di Viale della Liberazione è stata capace di ingaggiare in maniera tempestiva un tecnico come Inzaghi, equilibratore e bravo nella gestione delle pressioni. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni, rilasciate durante tutto il corso della sua presentazione ufficiale.

L'APPRODO ALL'INTER E L'ADDIO ALLA LAZIO - "Questo cambiamento sono le motivazioni che me lo hanno dato. Ho trovato delle persone che in pochi giorni mi hanno fatto capire di volermi a tutti i costi. So che ci saranno delle difficoltà perché dobbiamo difendere il titolo, ma siamo l'Inter e faremo di tutto per restare campioni anche prossima estate. Colgo l'occasione per fare i complimento a mister Conte e alla sua squadra. Grandissimo entusiasmo e motivazioni, so che si prospetta un lavoro importante, ma è una bellissima sfida che mi ha convinto subito. I dirigenti mi hanno dimostrato grande motivazioni nel volermi. So che i tifosi ci staranno vicini".

LUKAKU ED ERIKSEN - "Romelu l'ho sentito diverse volte, era deluso per l'eliminazione dall'europeo, è una garanzia e l'ha dimostrato sul campo. Eriksen? Ci siamo sentiti prima del torneo europeo, dopo non ci ho parlato, ci contavo. Nel frattempo la società è stata brava a prendere Calhanoglu che è un giocatore importante e che mi è sempre piaciuto. Christian ha tutto il tempo per tornare, lo aspetto a braccia aperte". 

UN CAMBIAMENTO SENTITO - "Un ritorno all'Olimpico? Ho scritto una lettera a proposito, sono stati 22 anni importantissimi, sono stato molto bene, ho avuto la fortuna di vincere con la Lazio sia da giocatore che da allenatore, ma era arrivato il momento di cambiare ed eccomi qua. In questi anni ci sono state delle richieste, non lo nego, ma non ero il momento di cambiare. Lavoravamo al meglio a Roma, poi è normale che a un certo punto quel momento arriva. E non ci ho pensato troppo"

LA GESTIONE DELLA PRESSIONE -  "A Roma è stata una bella palestra, la pressione è quotidiana e mi piace, altrimenti non avrei accettato l'Inter campione d'Italia che potrebbe perdere qualche campione. Abbiamo un grande rapporto con i direttori, la stagione sarà lunga, dovremo essere bravi quando ci saranno delle difficoltà a compattarci bene". 

MERCATO - "Sapevamo di questa partenza di Hakimi dopo solo un anno, era il più richiesto, allo stesso tempo resteremo competitivi. Felice di ritrovare De Vrij. L'ho allenato, ho giocato con Kolarov e Handanovic. Un piacere ritrovarli, ma anche con gli altri avrò un grandissimo rapporto". 

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