Piero Ausilio dice la sua a toni duri sulla querelle tra l'Inter e l'attaccante Mauro Icardi.
serie a
Inter, Ausilio in tackle: “Icardi imbarazzante, erano necessari provvedimenti. Il rispetto…”
Il direttore sportivo dell'Inter Piero Ausilio spiega le ragioni che hanno condotto il club nerazzurro a sollevare Mauro Icardi dal ruolo di capitano
Netti segnali di rottura tra le due parti sono arrivati nei giorni scorsi. I nerazzurri, infatti, hanno comunicato attraverso un tweet di avere sollevato il giocatore dal ruolo di capitano, dando la fascia al portiere Samir Handanovic. Il calciatore, che milita nel club di Milano da ormai sei stagioni, inoltre, non era tra i convocati del match di Europa League giocatosi ieri contro il Rapid Vienna, il motivo sarebbe da attribuirsi, secondo quanto ha spiegato il tecnico Luciano Spalletti in conferenza stampa, a una scelta proprio dell'argentino.
Le ultime notizie sembrano, dunque, confermare il fatto che la lunga avventura di Mauro Icardi sembra essere giunta ai titoli di coda. Al centro della controversa questione, infatti, c'è proprio il rinnovo del contratto del giocatore. La società non ha ancora trovato un accordo con la procuratrice, nonché moglie, dell'attaccante argentino e gli atteggiamenti di Wanda Nara, sia fuori che dentro il campo, non sono mai andati giù ai nerazzurri. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, in ultima analisi, sembrano essere stati gli insulti rivolti pubblicamente dalla donna ad alcuni compagni del marito.
In attesa che le due parti si siedano a un tavolo per contrattare il da farsi, il direttore sportivo nerazzurro ha spiegato a 'Sport Mediaset' le motivazioni che hanno condotto il club nerazzurro a prendere le ultime decisioni in relazione al ruolo di Mauro Icardi all'interno della squadra di Luciano Spalletti:
"Abbiamo contestato il modo il cui portava avanti la responsabilità di essere capitano. Abbiamo lasciato perdere per molto tempo, poi però a un certo punto si interviene. Il rispetto verso squadra e club deve prevalere. Continuiamo a trattare per il rinnovo. Non possiamo dire ora se abbiamo fatto bene o male a prendere questa decisione, ma anche nel calcio deve prevalere il noi rispetto all’io, che vuole dire rispetto verso la società, il club e la squadra. Siamo stati messi in imbarazzo e abbiamo deciso di prendere provvedimenti, anche scomodi. Abbiamo lasciato perdere per molto tempo, poi però a un certo punto si interviene. Speriamo che quello che adesso sembra un passo indietro possa alla fine portaci dieci passi avanti".
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