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Ct Belgio: “Lukaku talento unico, sua fame determinante. Mertens? A Napoli può fare la storia”

COMO, ITALY - DECEMBER 03:  Romelu Lukaku of FC Internazionale smiles during FC Internazionale training session at Appiano Gentile on December 3, 2019 in Como, Italy.  (Photo by Claudio Villa - Inter/Inter via Getty Images)

Le dichiarazioni del ct del Belgio, Roberto Martinez

Mediagol93

Manca sempre meno a Napoli-Inter.

Sale l'attesa per la sfida valida per la semifinale di Coppa Italia tra Napoli e Inter, in programma allo stadio "San Paolo" il prossimo 13 giugno. Intervenuto ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport" a pochi giorni dal big-match tra azzurri e meneghini, il ct del Belgio Roberto Martinez, ha rilasciato un'intervista in cui punta l'attenzione sui suoi due calciatori: Romelu Lukaku e Dries Mertens.

"Lo conosco molto bene, da quando aveva 19 anni: è un numero 9 unico, sapevo che aveva fame di arrivare in Serie A da molto tempo. Per mesi ha avuto nella testa l'idea di giocare in Italia e lavorare con un allenatore come Conte. Per lui è stato molto importante: ero convinto che Antonio gli avrebbe dato le istruzioni giuste per permettergli di esprimersi al massimo e tirare fuori il meglio delle sue capacità. E così è stato. E non è finita: penso che Romelu possa chiudere la stagione in modo incredibile. Lui è un giocatore che vuol migliorarsi sempre, che vuole studiare: riguarda le sue partite, cerca sempre di fare meglio la volta successiva. Io però credo che il suo obiettivo debba essere quello di restare un attaccante che vede la porta e segna con continuità come ha sempre fatto. Da questo punto di vista Rom ha un talento unico".

Il Ct del Belgio si è poi soffermato su Dries Mertens: "Credo che abbia preso la decisione giusta: Dries per il Belgio è stato importantissimo in questi anni, se noi siamo arrivati al numero 1 al mondo gran parte del merito è suo. È un giocatore che apprezziamo immensamente: poteva andare in ogni squadra del mondo, poteva scegliere di guadagnare tutti i soldi che voleva.  Dries ha grandissime ambizioni, anche il Napoli con lui ha sempre grandi ambizioni. Restare nel Napoli e diventare un nome storico a Napoli per lui è la cosa più importante: è un grande segnale per tanti giocatori giovani.  Sia Romelu che Dries sono già pronti per fare gli allenatori. Sono giocatori intelligenti, conoscono tutti i concetti fondamentali del calcio, hanno grandissima influenza sui compagni di squadra. Per me sono due fenomeni. Possono dare ancora tanto al Belgio e al calcio italiano e sono sicuro che potranno continuare così anche quando saranno allenatori".