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Atalanta, la previsione di Gasperini: “L’Inter butterà la Juventus giù dal trono. Quel gesto di Mourinho…”

Atalanta, la previsione di Gasperini: “L’Inter butterà la Juventus giù dal trono. Quel gesto di Mourinho…”

Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico dell'Atalanta dopo la vittoria conquistata domenica pomeriggio contro l'Inter di Luciano Spalletti

Mediagol7

"Io al Genoa ho fatto 70 punti, all’Atalanta 72. Mi piace vincere. Ma quello che conta di più è giocare bene. La vera soddisfazione è vedere la gente in delirio. La gioia dei tifosi dell’Atalanta domenica scorsa non ha prezzo. Io cerco queste emozioni. E poi così i giocatori crescono in autostima. Si convincono: posso farlo".

Parola di Gian Piero Gasperini. Diversi sono stati i temi trattati dal tecnico dell'Atalanta, intervistato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport': dalla vittoria conquistata a sorpresa domenica pomeriggio fra le mura dello Stadio Atleti Azzurri d'Italia contro l'Inter di Luciano Spalletti, agli obiettivi della sua squadra in vista dei prossimi impegni ufficiali. Ma non solo...

"Era in delirio anche Percassi? Ormai è un rito. Quando vinciamo, i giocatori sanno che il presidente scenderà subito in spogliatoio e annuncerà entusiasta il premio partita. Allora lo aspettano facendo una specie di ola... E quando entra, esplode l’ovazione. Domenica l’hanno sollevato e fatto volare in aria. Si merita queste gioie, lui e suo figlio Luca prima della delicata partita col Chievo, hanno pranzato con la squadra. Eravamo quartultimi. Stefano, l’altro figlio, è partito da Hong Kong in tempo per esserci con l’Inter. Famiglia fantastica. I giocatori sentono la loro presenza. Io la difesa a 3 l’ho imparata da Ajax e Barcellona, anche se in Italia tutti ripetevano che in Europa non funziona. Quando arrivai all’Inter la facevano in pochi, ora la situazione è cambiata. Marcatura a uomo? Se un mio giocatore attraversa il campo per inseguire un avversario e molla il suo posto, mi arrabbio di brutto", sono state le sue parole.

GESTO MOURINHO -"In rete girava un mio fotomontaggio con mano all’orecchio, alla Mourinho? Io non ho rancore verso gli interisti e mi spiace che molti ce l’abbiano con me. Forse hanno interpretato la mia analisi come un attacco all’Inter, ma io dicevo soltanto che la società all’epoca non era strutturata per vincere, infatti ha faticato per anni. Solo ora ha messo le basi per costruire un futuro importante. Io dico che l’Inter, in prospettiva, è la squadra che butterà giù la Juventus dal trono. Quanto a Mourinho, non ho trovato offensivo il suo gesto. Il calcio ha bisogno di ironia. Più che la mano, mi ha fatto ridere la smorfia buffa".

MORATTI E SPALLETTI -"Moratti l'ho rivisto per la prima volta dopo anni in tribuna a San Siro, per Inter-Barcellona. È stato cordiale. Anche molti altri interisti. Non mi odiano tutti.... Se nel primo tempo ho pensato di restituire i 7 gol di San Siro? Vanno bene anche quattro. Dopo quei 7 gol, l’Atalanta decollò e finì il campionato a +10 sull’Inter che si fermò. Ora mi auguro che dopo la goleada non ci fermiamo noi. Spalletti è stato impressionato dal calore dello stadio? Vedrà l’anno prossimo, quando avremo la prima curva nuova: un muro verticale tipo Dortmund, più vicino al campo. Il pubblico non ci chiede di vincere a tutti i costi, ma di sentire sempre la responsabilità della rappresentanza. Dopo la sconfitta con la Samp eravamo quartultimi. I tifosi ci hanno applauditi lo stesso, perché vedevano i giocatori stremati a terra. Altrove avrebbero fischiato".

OBIETTIVI -"Un’utopia il quarto posto? Per ora cerchiamo conferme in un campionato equilibratissimo, a sud della Juventus. Se oggi firmerei per un posto in Europa League, rinunciando all’ipotesi Champions League? La certezza dell’Europa è tanta roba, ma non firmerei. Per principio, mi piace sempre giocarmela. Non avrei firmato per un pareggio con l’Inter", ha concluso Gasperini.