Tony D'Amico fa chiarezza.
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Hellas Verona, D’Amico: “Juric fondamentale per questo club. Kumbulla? 25 milioni è una cifra troppo bassa”
Il direttore sportivo dell’Hellas Verona, Tony D’Amico, si sbilancia sul futuro di Kumbulla e Juric
In attesa di conoscere la data ufficiale per la ripresa della Serie A, c'è chi pensa già al futuro. E' il caso dell'Hellas Verona, con il tecnico Ivan Juric, che negli ultimi mesi ha attirato molti interessi da parte di diverse società, in Italia e all’estero. A soffermarsi sull'argomento, ai microfoni di "Sky Sport", è il ds degli scaligeri Tony D'Amico.
"Ci sono grandi attenzioni su Juric, ma i risultati parlano per lui. Per noi è fondamentale nel nostro progetto. Ci auguriamo di tenerlo con noi, per continuare quello che abbiamo iniziato l’anno scorso ancora per tanto tempo. Il nostro rapporto è stato molto sincero dal primo giorno e questa è stata la nostra forza. Proseguiremo su questo, chiaramente l’allenatore avrà tante opportunità, però abbiamo buone possibilità per crescere. Crescere vuol dire migliorarci nella struttura, che non sono solo i giocatori, ma più aspetti per consolidarci in Serie A. La chiarezza è alla base dei nostri rapporti, quindi se ci saranno i presupposti di andare avanti lo faremo con forza”.
Chiosa finale sulle cessioni di Rrahmani e Amrabat e sul futuro di Kumbulla, recentemente accostato alla Fiorentina: “Per noi è stato fondamentale vedendo quello che stiamo vivendo oggi. Una società come il Verona davanti a determinate offerte non può pensarci tanto. Kumbulla vale 25 milioni? Secondo me è una cifra bassa (sorride, ndr). Marash ha fatto un campionato strepitoso ed è attenzionato dai top club europei. Sicuramente avrà tante richieste, ma ad oggi è presto per parlare di cifre. Noi facciamo una valutazione esclusivamente tecnica del giocatore. Non è detto che poi vada via. C’è tanto tempo ancora, sicuramente per noi è un grande onore avere un giocatore così che arriva dal settore giovanile. Per una società come il Verona dà veramente grande prestigio. Credo che sia un merito della gestione Setti, che è a Verona da 8 anni e ha speso tante risorse nel settore giovanile: ci ha sempre creduto e credo che questo sia un premio”.
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