Termina 1-0 l'anticipo della quinta giornata del campionato di Serie BKT 2022-2023, Palermo-Genoa. La compagine rosanero guidata da Eugenio Corini stende il grifone del tecnico Alexander Blessin, nel big match del "Renzo Barbera". Torna dunque al successo la formazione di capitan Matteo Brunori che ha vinto anche la sfida a distanza con il collega genoano Massimo Coda. Palermo che grazie al gol dell'attaccante italo-brasiliano mette in cassaforte il successo contro il Genoa, muovendo nuovamente la classifica che vede i rosanero a quota 7 punti, mentre i liguri restano momentaneamente fermi a +1 dai siciliani.
IL SECOLO XIX
Palermo-Genoa 1-0, Il Secolo XIX: “Brunori, segna e difende. Grifone senza cattiveria”
"Per il Genoa arriva la prima sconfitta della stagione. Una lezione, per tutti: tecnico, giocatori e tifosi. In Serie B non si vince con i nomi, servono cattiveria e idee chiare. Al Barbera il Grifone non le ha avute e infatti ha finito per essere piegato da un Palermo appena riemerso dalla Serie C". Apre così l'edizione odierna del quotidiano nazionale ligure "Il Secolo XIX", che analizza il ko per 1-0 subito dal Genoa di Alexander Blessin contro il Palermo FC guidato da Eugenio Corini.
"Una lezione per tutti: la corsa verso la Serie A sarà tutt’altro che facile, le prime giornate avevano illuso mentre i tre gol incassati dal Parma e il ko di Palermo riportano alla dura realtà" - continua il noto quotidiano. "Troppa confusione per i rossoblù, in una gara prima giocata con il freno a mano tirato e poi con addirittura cinque punte in campo: una mossa più da disperazione che da reale piano tattico. Adesso c’è il Modena al Ferraris prima della sosta: servono nervi saldi per non perdere la rotta. Blessin non ritiene ancora pronti per partire dall’inizio i tre ultimi arrivati, vale a dire Puscas, Aramu e Strootman. Per cui conferma il solito undici, con Portanova che ritrova una maglia da titolare al posto dello squalificato Gudmundsson. Il Palermo, dal canto suo, viene da due sconfitte consecutive e ha bisogno di ritrovare certezze e fiducia, oltre ai punti. Il Grifone dovrebbe partire a razzo e non lasciare spazio ai rosanero, Blessin si è preparato per questo: il piano sarebbe perfetto se Ekuban dopo un paio di minuti riuscisse a insaccare dopo essere stato messo da Coda ancora una volta tutto solo davanti alla porta. Invece incredibilmente calcia sul fondo, come già gli era capitato altre volte, l’anno scorso a Udine tanto per fare un esempio. I rosanero si guardano increduli per lo scampato pericolo. E prendono coraggio, approfittando degli spazi lasciati dalla squadra di Blessin per il contropiede oltre a un posizionamento difensivo troppo spesso non perfetto di Bani e Dragusin. Badelj inoltre è meno preciso del solito, infila una serie di tre o quattro passaggi sballati. E così i rosanero prendono coraggio, sospinti da un Barbera che vive la gara come la sfida contro una big. La spinta del pubblico galvanizza la squadra di Corini, che ha più cattiveria del Genoa e appena può sfrutta la velocità del tridente offensivo, guidato da un Brunori che si conferma bomber in grande ascesa. Martinez riesce a salvarsi in un paio di occasioni: ottima la respinta sulla girata da due passi del centravanti rosanero. Non è una buona giornata per la difesa, in particolare per Bani che, privo della necessaria protezione, sbanda più volte: la prima perde palla, probabilmente anche per una spinta non vista dall’arbitro, la seconda respinge male e di fatto mette Brunori davanti a Martinez per il gol dell’1-0 del Palermo. Nel primo tempo le occasioni rossoblù non mancano ma è sempre la mira a non essere quella giusta: dopo Ekuban, mettono alto Portanova e Pajac, mentre Jagiello prova a piazzarla ma Pigliacelli ci arriva. Il Grifone graffia poco e allora, una volta andato in svantaggio, Blessin decide di cambiare trequartisti: dentro Aramu e Yalcin per Portanova e Jagiello. Genoa praticamente con quattro punte, qualcosina in più si vede ma non basta a cambiare direzione al match. Pigliacelli e Brunori sono tempestivi nel chiudere su Bani e Yalcin, mentre Ekuban devia di testa troppo debolmente. Blessin cambia ancora togliendo Badelj e Pajac già ammoniti: dentro Strootman e Galdames, con Frendrup che slitta a sinistra. Il danese è perdita pesante in mezzo al campo. Non a caso Blessin ce lo riporta poco dopo la mezz’ora, quando si gioca l’ennesima punta: dentro Puscas, difesa a tre: più precisamente 3-2-3-2, con Puscas e Coda in avanti, il trio Ekuban-Yalcin-Aramu a supporto, con Galdames e Frendrup schermi davanti alla difesa. L’assalto rossoblù non ne guadagna, anzi il numero di punte in campo diventa eccessivo e si crea solo confusione. Non ci sono più esterni e così la manovra finisce per imbottigliarsi centralmente. Nel finale c’è il gol del pari ma Bani è un filo avanti: annullato" - chiude così l'edizione odierna del quotidiano nazionale ligure.
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