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L'intervista

Muñoz: “Zamparini? Non riuscivo a crederci. Palermo la sentivo mia. Se potessi…”

Munoz

Le dichiarazioni dell'ex calciatore del Palermo, Ezequiel Muñoz, attualmente in forza all’Estudiantes de La Plata

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"Quando ho letto della sua morte non riuscivo a crederci. L’avrò sempre nel mio cuore. Zamparini, Sabatini e tutti quelli che hanno contribuito al trasferimento in Italia non li dimenticherò mai".

Così Ezequiel Muñoz ha ricordato lo scomparso ex patron del Palermo Maurizio Zamparini. Ai microfoni di Gianlucadimarzio.com, l'attuale difensore dell'Estudiantes de La Plata si è raccontato a 360° tra passato, presente e futuro. Tra le tante tematiche affrontate, Muñoz ha raccontato anche un paio di retroscena legati ad un rinnovo di contratto con il club rosanero che non si è mai concretizzato. Di seguito, le sue dichiarazioni.

PALERMO- "Il Palermo come il Boca in Argentina mi hanno dato la possibilità per la prima volta di giocare in Serie A e io le origini non le dimentico. Mi aveva chiamato Galliani ed era pronto un quadriennale, io non volevo rinnovare col Palermo, ma l’offerta del Milan non accontentava le richieste di Zamparini. Alla fine sono andato alla Samp, ma non era la stessa cosa. Se potessi tornare indietro? Non mi pento di niente, ma potessi tornare indietro avrei rinnovato. Sono stato bene nelle altre squadre, ma Palermo la sentivo mia. Sono stato quattro anni e mezzo ed è la mia seconda città dopo Pergamino, dove sono nato".

ZAMPARINI- "Era il mio compleanno e mi aveva regalato un orologio bellissimo con lo stemma del Palermo, che conservo ancora con tanto affetto. Me lo aveva regalato quando c’era il problema del rinnovo, si parlava del Milan e lui me lo regalò anche per convincermi a rinnovare”. 

GENOA-"Non giocavo da un mese e mezzo per via del contratto e dopo 4 giorni dal mio arrivo, Sinisa mi schierò titolare, ma rimediai uno stiramento al flessore di secondo grado. Non ho giocato molto e anche per questo non si è sentito tanto quando a luglio ho firmato per il Genoa. Gasperini?Un allenatore che mi ha marcato tantissimo. Con lui in ogni allenamento vai al massimo. Ricordo che mi disse: “Togli il freno a mano e vai forte!”. E’ un allenatore che ti fa esprimere al massimo”.

ALLENATORI- "Tutti ti lasciano qualcosa. Delio Rossi mi è stato molto vicino all’inizio. Ricordo che mi ha corretto anche la maniera di correre all’indietro. Quando sono arrivato in Italia pensavo di sapere tutto e invece non sapevo nulla della fase difensiva. Poi c’è Iachini, con cui abbiamo conquistato la promozione con 6 giornate di anticipo”.

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