Ora il Genoa è a terra, dobbiamo pensare a guarire.
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Genoa, Radovanovic e l’incubo Covid: “Il virus è pesante, ci si sente a pezzi. Vi racconto…”
Le parole del mediano serbo del Genoa
Queste le parole del centrocampista mediano del Genoa Ivan Radovanovic, risultato anche lui positivo al coronavirus come gli altri diciannove membri della sua squadra. Una situazione certamente spiacevole e anomala che ha messo in difficoltà la società rossoblu e non solo, visto anche il rinvio della sfida di Serie A prevista per la giornata odierna tra i liguri e il Torino. Il classe '88 ha raccontato come ha scoperto di aver contratto la malattia e le sue sensazioni a riguardo: "Sabato scorso ci siamo allenati, Perin non c’era e poi abbiamo saputo che era positivo. Dovevamo partire nel pomeriggio e invece la partenza è stata rimandata alla mattina dopo. Prima abbiamo fatto due cicli di tamponi. A pranzo ero seduto vicino a Schone, abbiamo parlato a lungo in inglese. Il giorno dopo è venuto fuori che anche lui era positivo. Siamo partiti per Napoli, siamo rientrati alla sera. E una volta a casa ho iniziato a non sentirmi bene. Ma pensavo fosse solo una mia idea, in fondo sapevo che c’erano stati un paio di positivi e allora poteva essere solo un fatto mentale. Invece non era così".
Radovanovic ha poi proseguito raccontando cosa è successo al termine della partita disputata domenica scorsa con il Napoli: "Lunedì mattina abbiamo fatto i tamponi e i test sierologici, la febbre ha iniziato a salire. Avevo tutti i sintomi: mal di testa, tosse, mal di gola. I test non hanno evidenziato nulla, alla sera mi ha chiamato il dottore e mi ha detto che ero positivo. Che lo erano anche altri miei compagni e lui stesso".
Chiosa finale del serbo su quelle che sono le sue impressioni e considerazioni su questa delicata situazione: "Dobbiamo pensare alle nostre famiglie. Poi, sono sicuro, arriverà il momento in cui il Genoa tornerà, più forte di prima. Un po’ di preoccupazione c'è, perché si tratta di un virus nuovo e non sai come potrà reagire il tuo corpo. Ho avuto l’influenza ma questo non è paragonabile, è cinque volte più pesante. Sono un atleta ma mi sono trovato a pezzi. Per questo dico alla gente di stare attenta, serve prudenza perché il virus può colpire chiunque".
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