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Genoa, Hiljemark: “Possiamo meravigliare come la mia Svezia ai Mondiali, il nostro spirito…”

Genoa, Hiljemark: “Possiamo meravigliare come la mia Svezia ai Mondiali, il nostro spirito…”

L'intervista al centrocampista svedese ex Palermo, oggi in forza al Genoa di mister Davide Ballardini, Oscar Hiljemark

Mediagol97

Parla Oscar Hiljemark.

Il centrocampista svedese ex Palermo, oggi in forza al Genoa di mister Davide Ballardini e protagonista di un ottimo cammino con la propria Nazionale d'appartenenza al Mondiale di Russia, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni durante un'intervista concessa al quotidiano Il Secolo XIX:

Hiljemark, lavora da 7 giorni ma già va a pieno ritmo.

"Mi sento in forma, in vacanza ho ricaricato le pile, tra Dubai e Svezia. Viaggiare mi piace, vorrei andare in Australia, ma quest'anno c’era il Mondiale".

Mica male...

"Infatti, è stato un sogno. Ho vinto l'Europeo Under 21, ma il Mondiale è un’altra storia, lo porterò dentro per sempre. Magari speravo di giocare un po’ di più ma va benissimo così: bilancio stra positivo".

Con la Svezia avete stupito tutti: i momenti più belli?

"Quando ci siamo qualificati agli ottavi. Dopo volevamo sempre di più ma l’Inghilterra è stata più brava".

C’è un giocatore che l’ha colpita di più in Russia?

"Il Mondiale ha dimostrato che il calcio è cambiato: tanti top player sono andati fuori presto. C’è sempre più tattica e meno spazi. Ma noi abbiamo giocato da squadra vera, difendendo alla grande tutti insieme: è stata la nostra forza".

Il vostro commissario tecnico aveva rischiato escludendo Ibrahimovic...

"Ibra è un giocatore fantastico, non so se ha parlato col mister, cosa si siano detti. Però so che abbiamo fatto una gran Mondiale e a fare la differenza è stata la nostra unione".

Come nella difesa a Durmaz dalle offese razziste.

"Aveva fatto un piccolo errore in campo e si sono scagliati contro di lui. Ma ci siamo compattati al suo fianco. E dopo siamo stati ancora più forti. Questo vuol dire essere una squadra. Uno spirito che sento anche nel Genoa".

Vede delle similitudini tra la sua Svezia e il Genoa?

"Sì. Da quando sono tornato la nostra difesa è stata tra le migliori. Giocavamo 'uno per tutti, tutti per uno', una guerra di 90 minuti. Anche con la Svezia era così".

Potete essere la sorpresa, la "Svezia" della serie A?

"Perché no? Io ci credo, vedo un bel mix con esperti di qualità e giovani interessanti. Ma soprattutto noto che tutti hanno voglia di lavorare, di fare 10 metri in più per il compagno: solo così puoi farcela. La sfida è difendere come l’anno scorso e migliorare quando abbiamo la palla, fare più gol: per vincere devi segnare. Io dico che siamo forti, faremo meglio dell'anno scorso".