Mediagol
I migliori video scelti dal nostro canale

BONIEK

Frosinone, l’elogio di Boniek: “Grosso, calcio coraggioso e aggressivo. Lo Stirpe…”

Frosinone
Il plauso al Frosinone del vice presidente UEFA ed ex Juventus, Zbigniew Boniek

Mediagol ⚽️

Il Frosinone si gode l'effetto primato in classifica. Il "Benito Stirpe" quasi sempre sold-out prosegue a sfornare numeri incredibili, culminati domenica scorsa contro il Cagliari con il l record stagionale di spettatori e biglietti venduti. Tra i 13.292 della "Psc Arena" alcune presenze d’eccezione. Tra queste quella di Zbigniew “Zibì” Boniek, attuale vicepresidente della Uefa e campione indimenticato del calcio polacco e della Juventus. In un'intervista concessa alla redazione de "L'Inchiesta", l'ex calciatore, oggi numero due al fianco di Aleksander Ceferin, si è espresso sul momento attuale in casa Frosinone. Di seguito le sue dichiarazioni.

INTENSITA' E QUALITA' - "Ammetto di esser rimasto piacevolmente sorpreso dall’intensità e dalla qualità dell’incontro. È stata una gara emozionante con protagoniste delle squadre che, per natura, non amano speculare e che tentano sempre di imporre il loro gioco. Dall’entusiasmo con cui scende in campo. Lo si può cogliere con semplicità, si intuisce anche dagli spalti la positività del momento che stanno attraversando. In fase di possesso ciò che traspare è il piacere nell’attaccare e nell’occupare bene gli spazi. Sono una formazione ben messa in campo, un buon collettivo che può far sognare i suoi tifosi. Nei sardi il tasso tecnico è alto. Calciatori come Lapadula e Rog, ad esempio, hanno anche esperienze internazionali. E tutto ciò lo si è visto con i due rivali che hanno dato origine ad un match molto tirato".

FROSINONE - "In primis  bisogna metterci convinzione in quello che si fa e nel lavoro che si porta avanti. Io, da quello che ho avuto modo di vedere, ho riscontrato tutto questo. Prendete il gol dello 0-1 realizzato da Lovumbo: nasce proprio dal tentativo di attuare un pressing ultra-offensivo con la linea difensiva collocata quasi all’altezza del cerchio di centrocampo. Per me è la strada giusta. Chi gioca pensando a non subire gol, non va lontano. Il calcio è semplice ma si è evoluto ed oggi c’è spazio specialmente per le squadre che hanno coraggio e che se la rischiano"

INSIGNE, STADIO E ORGANIZZAZIONE TOP - "Non sapevo che fosse il fratello di Lorenzo. Quando l’ho visto entrare, ho pensato subito a quanto i due si somigliassero. Poi con quel tiro a giro ha fatto la stessa cosa dal lato opposto, un gol bellissimo. Lo Stirpe? Era la prima volta che venivo in questo stadio e devo dire che è stato tutto perfetto. Dall’accoglienza alle infrastrutture, passando poi al campo. Organizzazione impeccabile e questi sono ingredienti fondamentali per mirare al salto di qualità. Perché avere stabilità in Serie A implica avere alle spalle una determinata cultura di lavoro e una realtà come Frosinone, da anni a cavallo tra B ed A, se riesce a trovare una sua precisa dimensione operativa penso che possa stabilizzarsi anche tra i «grandi»".

tutte le notizie di