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Avellino, a tutto Braglia: “13 giocatori via? Scelta non seria. Foggia e Carriero…”

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Conferenza stampa accesa in casa Avellino. Il tecnico Pietro Braglia, in vista della sfida interna contro il Foggia di Zdenek Zeman, ha puntato i riflettori sulle voci fuori dal campo che si sono susseguite nel corso di questi mesi, sulla rosa irpina

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Archiviata la vittoria di misura contro il fanalino di coda Vibonese, in vista del match in programma domenica 19 dicembre alle 14.30 allo stadio "Partenio-Lombardi", l’allenatore dell’Avellino, Pietro Braglia, ha analizzato il prossimo impegno contro il Foggia di ZdenekZeman. Il tecnico della compagine biancoverde, in sede di conferenza stampa, si è anche soffermato sulle voci, fuori dal campo e sul mercato del suo Avellino che non sembra abbiano fatto piacere all’allenatore nativo di Grosseto. 

RUMORS DI MERCATO -"Sono sei mesi che parliamo di mancati rinnovi, ma non penso che abbiano influito. I giocatori sono professionisti, in campo ci vanno e danno sempre il massimo, riconosciamoglielo. Ognuno le legge come vuole le cose, sono situazioni in cui non ci ho mai marciato sopra, non ho l’abitudine ad essere falso. Tredici calciatori dovevano lasciare l'Avellino? In spogliatoio si sono passati i fogliettini di gente che doveva andare via, i tredici che sono in lista di sbarco. Li ho strappati io. Una società seria non manda via tredici giocatori a gennaio. Non me ne frega niente delle voci di mercato. Ho un rapporto diretto con chi devo gestire. Se lavoro bene trovo la squadra, se non lavoro resto a casa. Il mio vice, De Simone? Ha solo riconosciuto la bravura dei ragazzi per mettere da parte certe voci".

SUL FOGGIA -"Sarà una partita dove dovremo essere aggressivi. Ho affrontato Zeman quando era a Pescara ed io alla Juve Stabia contro Verratti, Immobile e Insigne. Ho vinto quella partita in questo modo e anche perché avevo giocatori che sapevano giocare a calcio. Contro il Foggia dobbiamo stare attenti e dare tutto a livello fisico, dobbiamo vendere cara la pelle. Sarà una partita lunga, dura e molto combattuta".

CARRIERO -"Carriero deve mettersi in testa che deve fare le stesse cose dello scorso anno. Il ruolo non c’entra niente perché se corri puoi giocare dappertutto. Deve capire che nel calcio bisogna capire i momenti, i tempi e i ricordi se li deve mettere via. Tutti noi abbiamo fiducia e stima in lui, ma deve capire che ci vuole di più, bisogna tornare a certi livelli".

 

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