Ore di riflessione in casa Fiorentina.
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Fiorentina, la sentenza di Perinetti: “Chiesa? Non bastano i soldi se la testa è altrove. L’ipotesi Florenzi…”
Il direttore sportivo Giorgio Perinetti dice la sua sul momento che la Fiorentina, sotto la nuova guida dell'italo-americano Rocco Commisso, sta vivendo
La squadra di Vincenzo Montella in questo avvio di stagione ha avuto un rendimento altalenante. Nell'ultima giornata di campionato, la Viola ha subito una netta sconfitta in casa del Cagliari, incassando ben 5 gol. Un risultato che ha lasciato qualche scoria nel club di Rocco Commisso, il quale sta già pensando a come donare ulteriore qualità a i suoi. La pausa per gli impegni delle Nazionali, in tal senso, potrà essere utile ai toscani per riordinare le idee.
Giorgio Perinetti, direttore sportivo attualmente svincolato, ha detto la sua ai microfoni di Radio Lady in merito al momento che gli uomini di Vincenzo Montella stanno vivendo e sulle mosse di mercato attuate dalla società quest'estate: "E’ una squadra giovane e dunque soggetta a variazioni di rendimento. Ci sono momenti più felici e positivi e momenti più negativi. Per gennaio lo sa la società cosa serve sul mercato. La sessione di gennaio è difficile, perché gli stranieri si trasferiscono mal volentieri a stagione in corso. Di solito ci sono poche opzioni, che si deve essere bravi a cogliere. Illudersi che il mercato di gennaio possa stravolgere una formazione con giocatori determinanti è impossibile. Aver trattenuto Chiesa? Capisco l’intento di Commisso, che all’arrivo in una piazza nuova regala un grande giocatore come Ribery ed in più non cede il giocatore giovane che si sta affermando. In generale vale sempre il detto vendi, guadagna e pentiti. Il giocatore giovane, quando vuol cambiare, non dà mai il rendimento che ci si aspetta, anche se lo riempi di soldi per un anno, perché la sua testa può essere altrove. Trattenere chi ha la testa da un’altra parte è difficile e anche ottenere un rendimento costate. E’ l’amara realtà del calcio di oggi, vale per Chiesa e anche per gli altri giocatori. Oggi il giocatore non si può trattenere, l’abilità è nel sostituirlo bene. Il rendimento di una squadra dipende da tanti fattori. La Fiorentina è partita con tanto entusiasmo. L’età giovane non consente un rendimento costante e ottimale sin da subito. L’entusiasmo c’è, e questo è positivo. Le cose bisogna costruirle nel tempo. La Fiorentina deve pensare quest’anno a crescere e costruire per il futuro, per cementare sempre più una formazione che possa dare soddisfazioni anche a livello europeo. Ci vogliono tempo e lungimiranza. Florenzi? Credo sia un giocatore di grande duttilità e temperamento. Nella Roma ha una flessione e un periodo difficile. Stimoli nuovi lo ricaricherebbero. Se cambiasse squadra avrebbe stimoli diversi. Chi lo prende fa un affare".
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