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Fiorentina-Crotone, Prandelli: “Reagire dopo il ko di Napoli, non mi pento di essere tornato. Esonero? Rispondo così”

Fiorentina-Crotone, Prandelli: “Reagire dopo il ko di Napoli, non mi pento di essere tornato. Esonero? Rispondo così”

Il tecnico della Fiorentina, Cesare Prandelli, durante la conferenza della vigilia

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La mia Fiorentina domani si gioca tanto, da tutti i punti di vista. Il Crotone è una squadra insidiosa che gioca un calcio pensato e non improvvisato, ha messo in difficoltà tante squadre e dovremo quindi avere massima attenzione. Io però ho grande fiducia nei miei

Alla vigilia del match Fiorentina-Crotone, in programma alle 20.45 di domani sera (sabato 23 gennaio, ndr), allo  Stadio "Artemio Franchi", il tecnico Cesare Prandelli presenta la sfida contro i rossoblù allenati dal tecnico Stroppa, gara valevole per il diciannovesimo turno di Serie A.

Di seguito le dichiarazioni dell'allenatore della "viola".

RIPARTIRE DOPO IL CROLLO DI NAPOLI -"Al termine della gara ho chiesto scusa ai tifosi anche se può capitare anche alle grandi squadre. Non ci porteremo dietro però il ko di Napoli, i giocatori vogliono reagire e ci sono i presupposti per farlo. Domani dobbiamo vincere la partita a tutti i costi, anche se sarà un match insidioso".

OLTRE AL BEL GIOCO SERVONO I RISULTATI -"Dobbiamo uscire da questa situazione. In certe partite abbiamo dimostrato che lo sappiamo fare, ma ci serve continuità. Siamo una squadra che vive molto di pancia le partite, ma nel calcio serve equilibrio e noi dobbiamo ritrovarlo".

UNA SPIEGAZIONE AI TANTI GOL SUBITI NEI PRIMI MINUTI -"È capitato spesso di prendere gol al primo tiro, poi diventa tutto complicato. Domani voglio vedere una squadra matura. Sono convinto che i miei possono farcela e che domani vedremo una bella partita".

GIUSTO SCEGLIERE FIRENZE? - "I miei amici, così come i miei familiari, mi chiedono chi me l'abbia fatto fare, ma io non penso di aver fatto la scelta sbagliata. Amo Firenze e la Fiorentina, ho scelto col cuore. Siamo in difficoltà, è vero, ma io non ho mai avuto paura delle difficoltà".

RIBERY, PULGAR E L'ACQUISTO DI KOKORIN - "Ribery? Sarà un valore aggiunto domani, ci farà vincere la partita: ci sono stati tutti i chiarimenti dovuti. Non dimentichiamoci che Ribery è un campione e lui vuole essere importante in questa Fiorentina. Il rendimento di Pulgar? È un ragazzo molto sensibile e introverso, ma anche un calciatore molto importante. Ha sofferto durante il periodo del Covid e ha avuto anche dei problemi post-Covid. Negli ultimi giorni però l'ho visto molto bene e quindi si sta riprendendo una grande considerazione. KokorinAspettiamo che arrivi e che faccia le visite".

SERENITA' SENZA LO SPETTRO DELL'ESONERO-"Se hai paura di essere esonerato, è meglio non fare questo lavoro. Gli allenatori vivono tutti in base ai risultati, non ho questa sensazione. Il confronto con Commisso mi ha mostrato una persona molto positiva. C'è stata grande sintonia tra noi".

LE ARMI PER BATTERE IL CROTONE - "La squadra di Stroppa ha idee e gioca su situazioni consolidate, mantenendo sempre un equilibrio. Non tutte le squadre però sono perfette, noi dovremo giocare nelle posizioni giuste ed essere spietati quando ne avremo l'occasione. Abbiamo grande rispetto per il Crotone".

LA RICERCA DEGLI EQUILIBRI ED IL TRIDENTE RIBERY, VLAHOVIC, CALLEJON -"Il problema non è abbandonare una scelta o un sistema di gioco, ma trovare degli equilibri. Per equilibrio intendo compattezza e distanze giuste tra i reparti. Non è una questione di sistema di gioco, ma di trovare velocemente equilibrio. Se a questa Fiorentina mancano i leader? No. I leader ci sono, da Ribery a Pezzella a tanti altri.

CALCIOMERCATO - "È irrispettoso parlare di mercato nei confronti dei giocatori che ci sono in questo momento e che stanno cercando di uscire dalle difficoltà".

ATTEGGIAMENTO TROPPO SPREGIUDICATO A NAPOLI - "I giocatori mi hanno preso troppo in parola... Abbiamo preso troppi contropiede, anche se nei primi 35 minuti ero orgoglioso della mia squadra. Ora dobbiamo ritrovare equilibrio nei ruoli".

QUESTIONE STADIO - "Sullo stadio c'è già Commisso che sta discutendo da tanti mesi. Entrare in queste dinamiche non mi compete, non sono la persona adatta e questo non è il momento. Il nostro presidente ha grande entusiasmo e voglia di lasciar qualcosa a Firenze, sperando che la politica e la burocrazia glielo permettano".