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Fiorentina, a tutto Pioli: “Felice di allenare questa squadra, nessuno può conoscere il futuro di Chiesa”

Fiorentina, a tutto Pioli: “Felice di allenare questa squadra, nessuno può conoscere il futuro di Chiesa”

La lunga intervista al tecnico della Fiorentina, Stefano Pioli, tra presente e futuro in terra toscana

Mediagol97

Sicuramente il fatto che la Juventus sia di nuovo a +11 rappresenta un vantaggio importante. L'unica squadra delle prime sette in campionato è stata il Napoli, quindi significa che la mia squadra ha fatto una prestazione positiva. Abbiamo provato ad essere aggressivi e a togliere loro il palleggio. Abbiamo subito, Lafont è stato decisivo, ma noi siamo contenti della partita che abbiamo fatto. I ragazzi mi stanno stupendo dal punto di vista del carattere, non si arrendono mai di fronte alla difficoltà e questo non è scontato, vista la giovane età di tanti calciatori. Vogliamo toglierci grandi soddisfazioni

Interviene così Stefano Pioli ai microfoni di Radio Uno durante la trasmissione Radio Anch'io lo Sport. Il tecnico della Fiorentina, nel corso della lunga intervista concessa, ha parlato del proprio futuro sulla panchina del club viola e di come la formazione toscana (la più giovane del campionato di Serie A) possa ancora migliorare per centrare l'obiettivo Europa League. Di seguito le dichiarazioni dell'allenatore ex Inter, il quale si è soffermato anche sul momento proprio dei nerazzurri oltre che sull'avvenire di alcuni giocatori chiave della squadra gigliata, come ad esempio il talentuoso e giovane esterno Federico Chiesa.

Quanto può migliorare ancora Lafont?

"La società è stata brava a trovare un ragazzo così giovane e di tanta qualità. La crescita passa attraverso qualche errore, ha personalità e rimane sempre dentro la partita nonostante le difficoltà. Sta crescendo tanto e ha le qualità per diventare un grande portiere. Ha le caratteristiche per farsi rispettare".

Cosa manca per il salto di qualità?

"Qualche pareggio in meno. Nel girone d'andata ci siamo fatti scappare qualche occasione, per le prestazioni meriteremo qualche punto in più. Le prime sette sono molto forti, noi vogliamo migliorare la stagione dell'anno scorso e poi abbiamo anche la Coppa Italia, siamo in semifinale contro un avversario forte ma ci possiamo giocare le nostre carte. Abbiamo ancora tanto da fare. Abbiamo vissuto con molta gioia il 7-1 contro la Roma, abbiamo fatto la partita perfetta contro una grande squadra. Queste partite sono difficilmente ripetibili, noi vogliamo però andare ancora più avanti in Coppa Italia".

Come valuta il VAR?

"Credo che se ne parli troppo. Noi addetti ai lavori dobbiamo concentrarci solo nel gioco e nelle prestazioni, gli arbitri penseranno al resto. Il VAR è un mezzo che può aiutare gli arbitri, serve però più serenità da parte di tutti. I direttori di gara sono più tranquilli".

Sarà difficile trattenere Chiesa?

"Non lo so. So solo che sta crescendo tanto, non è una punta da 20 gol a campionato ma è più concreto ed efficace ultimamente. Nessuno può sapere quale sarà il suo futuro".

Simeone e Muriel possono giocare insieme?

"Ci può essere spazio per il tridente ma serve sempre equilibrio. Giovanni ci dà molta profondità, Muriel fa da raccordo nel gioco, i due possono giocare insieme e li vedremo".

Come spiega le difficoltà dell'Inter?

"Parliamo della terza in classifica. Juventus e Napoli sono molto forti e i nerazzurri stanno provando ad accorciare. Non stanno andando male, i momenti no esistono e ci stanno. L'Inter ha tutte le carte in regola".

Più facile centrare l'Europa League attraverso il campionato o attraverso la Coppa Italia?

"Credo con la Coppa Italia, sono tre partite, ma con l'Atalanta sarà dura. Lo scorso anno abbiamo pareggiato due volte con loro, quest'anno abbiamo vinto. La Coppa adesso è un obiettivo e dobbiamo cercare di centrarlo. Non sarà facile comunque andare in Europa attraverso l'una o l'altra strada".

Come mai ha avuto difficoltà all'Inter?

"Sono venuti meno i risultati e in quel modo aumentano le difficoltà".

Quanto è difficile confermare la rosa in estate?

"Il nostro ciclo è iniziato l'anno scorso, quest'anno abbiamo cambiato poco. Non so cosa succederà, abbiamo giovani appetibili. Dipenderà dalla proprietà e dalle situazioni che si verranno a creare ma è ancora presto per parlare di questo. Sono felice di allenare la Fiorentina, è quello che cercavo, sono concentrato sul campionato e sulla stagione. Non penso al futuro".

Come stanno gli infortunarti?

"Oggi è una giornata importante per Mirallas e Pezzella, spero che non debbano stare ai box a lungo".

Avete chiesto di non giocare il 4 marzo?

"Sì, vogliamo ricordare Davide in un altro modo. Credo che debba cambiare anche la partita precedente, l'Atalanta avrebbe un giorno e mezzo di recupero in più in vista della gara di andata di Coppa Italia e non mi sembrerebbe giusto. Tornando al 4 marzo: la società sta organizzando manifestazioni per il ricordo del nostro capitano che noi ci portiamo comunque dentro".

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