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Atalanta-Fiorentina, Prandelli: “Non saremo la vittima sacrificale, possiamo far male alla Dea”. E su Paolo Rossi…

Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico della Fiorentina

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Poco più di ventiquattro ore e sarà Atalanta-Fiorentina.

Diversi sono stati i temi trattati dal tecnico della Viola Cesare Prandelli, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida in programma domenica pomeriggio al Gewiss Stadium: dal ricordo di Paolo Rossi, prematuramente scomparso all'età di 64 anni, sconfitto da un male incurabile, al momento della sua squadra, reduce dal pareggio contro il Genoa.

PAOLO ROSSI -"E' stato un amico vero, sincero, leale. Una persona straordinaria, riusciva a ironizzare su se stesso come pochi. Il mio ricordo più bello è stato vedere la felicità nei suoi occhi quando è diventato papà. Il mio pensiero va alla moglie Federica e alle due bambine, noi ci saremo sempre per loro. Ricordo Paolo felice, sempre felice", sono state le sue parole.

LA SFIDA -"Affrontiamo una delle squadre più forti d'Italia. Non dobbiamo essere la vittima sacrificale, non siamo battuti prima di partire. Le grandi squadre non sono perfette, noi dobbiamo essere bravi nel mettere in difficoltà una grande squadra. Noi dobbiamo avere il giusto timore e una sana paura, ma anche la consapevolezza che ci saranno dei momenti in cui possiamo far male all'Atalanta. Dobbiamo dimostrare che abbiamo cambiato mentalità. La svolta dopo il gol di Milenkovic? È la dimostrazione che queste squadra vuole cambiare e scacciare la paura. C'è voglia di riscatto, perdere quella partita sarebbe stato ingiusto. Siamo tutti consapevoli del momento di difficoltà, ma ho ricordato alla squadra che in campo non sono soli".

RIBERY - "Non solo Franck, tutta la squadra avrebbe bisogno di sentire il calore del pubblico. Forse lui soffre più di tutti la mancanza del pubblico, è stimolato dal fare qualcosa in più. La sua disponibilità è totale, noi dobbiamo recuperare alcuni giocatori sotto l'aspetto fisico, l'importante è che chi va in campo possa dare il 100%. Siamo tutti con lui".

SINGOLI -"Bonaventura? Per me è un titolare, è un giocatore che ha personalità e che può giocare in più ruoli. Per me è una risorsa. Callejon? È un giocatore di caratura internazionale, non ho dubbi a riguardo. Gli unici sono sulla tenuta, ma c'è la possibilità di fare 5 cambi. In questo momento può essere criticato, ma col Genoa ha dato due palle gol. Come sta Castrovilli? Fino a ieri ha fatto un lavoro di recupero. Abbiamo un ottimo staff di fisioterapisti, il migliore che ho trovato in carriera. Ha recuperato bene, è disponibile, poi vedrò se farlo giocare o no".

CRITICHE -"Le critiche a Gasperini? E' il responsabile di un progetto tecnico importante: quando accanto a te hai una società forte, che sa affrontare i momenti difficili è più facile lavorare. Ci possono essere anche momenti di tensione ma tutto ciò che sta accadendo adesso all'Atalanta non toglie nulla al lavoro che è stato fatto. In questo momento anche noi siamo sotto attacco, c'è una critica forte: noi dovremo essere bravi ad uscire da questa situazione. Dobbiamo essere uniti. Se la squadra va male, tutti si scende di categoria. Il momento è delicato, l'importante è che la squadra non sia troppo sotto pressione: quando corri in campo, devi far bene il tuo lavoro. I calciatori devono essere stimolati dalla critica. Se la proprietà è disposta ad accettare la critica? Ho trovato in Joe Barone una figura che ha capito bene queste dinamiche: secondo me sta diventando un grande dirigente. Il presidente ha una cultura diversa dalla nostra e dobbiamo rispettarlo, ok la critica tecnica ma non accetta le bugie e le falsità. Lui capirebbe la nostra mentalità se si dicesse sempre la verità", ha concluso Prandelli.

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