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FIFA, l’infinito caso Blatter: dall’elezione a presidente al maxi scandalo, le indagini su Sepp…

ZURICH, SWITZERLAND - DECEMBER 21: FIFA president Joseph S. Blatter attends a press conference as reaction to his banishment for eight years by the FIFA ethics committee at FIFA's former headquarters at Sonnenberg on December 21, 2015 in Zurich, Switzerland. (Photo by Philipp Schmidli/Getty Images)

La FIFA ha chiesto all'MPC svizzero di continuare le indagini sul caso Sepp Blatter, accusato di corruzione nel lontano 2015

Mediagol52

"di Daniele Castelli 

La richiesta della FIFA.

Il nome di Sepp Blatter rimarrà per sempre collegato ad uno degli scandali più clamorosi che hanno colpito la storia del calcio. Il rapporto dello svizzero con la FIFA ha inizio nel lontano 1977, quando il dirigente sportivo svizzero entrò all'interno della Federazione nel ruolo di direttore tecnico, per poi essere promosso a segretario nel 1981. Da lì in poi iniziò la scalata di Blatter nella gerarchie Federazione calcistica mondiale, culminata l'8 giugno 1998 con la sua elezione a presidente delle FIFA.

Da quel momento in poi Blatter monopolizzò il trono di numero uno della Federazione, e ogni sua elezione fu sempre accompagnata da polemiche e accuse di corruzione: nel 2002 ad esempio, il vicepresidente della Confederazione Africana del Calcio e presidente della Federcalcio somala, Farra Ado, aveva sostenuto di aver ricevuto un'offerta di 100.000 dollari per votare per Blatter nel 1998. Una carriera dunque che non fu mai limpida e cristallina, sempre caratterizzata da accuse di varia matrice e favori concessi a chi prometteva di votarlo e aiutarlo a mantenere la sua posizione di assoluto rilievo.

La sua egemonia terminò però nel 2015, l'anno in cui scoppiò lo scandalo più grosso verificatosi nella storia del calcio moderno: il 27 maggio la FIFA fu infatti sconvolta da una maxi inchiesta che culminò con l'arresto di sette massimi dirigenti. Subito dopo l'FBI rese noti i dati sconcertanti e per un certo verso incredibili dell'indagine: la polizia federale era riuscita a rintracciare e a mettere alla luce una fitta rete di corruzione che avversava tutto il calcio mondiale e che negli ultimi 20 anni avrebbe influenzato accordi di marketing, diritti TV e l'assegnazione dei Mondiali di Calcio, in particolar modo quelli di Russia 2018 Qatar 2022.

Intanto Blatter, che aveva chiaramente affermato di essere totalmente estraneo alla faccenda e discolpandosi dicendo di "non poter sapere tutto", continuava la sua corsa verso il quinto mandato consecutivo, nonostante la forte opposizione del vicepresidente FIFA, il principe di Giordania Ali ibn al-Husayn,  appoggiato da Michel Platini e Luis Figo, ex di Barcellona Real Madrid. Nel momento di crisi e caos più alto nella storia della FIFA, il 29 maggio 2015 Sepp Blatter vince la sua quinta elezione e viene nominato nuovamente presidente, ma dopo soltanto quattro giorni, il 2 giugno, annuncia le dimissioni lasciando il trono della Federazione per la prima volta dopo 17 anni di totale controllo. Al suo posto, il 26 febbraio 2016 viene eletto Gianni Infantino, ancora oggi in carica.

Le indagini della polizia continuano e l'8 ottobre del 2015 Sepp Blatter e Michel Platini (che nel periodo dell'ultima elezione aveva più volte gridato allo scandalo, accusando Blatter di corruzione e promuovendo un nuovo vento di cambiamento ), vengono sospesi per 90 giorni dal Comitato etico perché posti sotto indagine. Alcuni giorni dopo, una volta concluse le indagini vengono formalizzate le accuse: Blatter viene accusato di gestione fraudolenta e appropriazioni indebita, mentre Platini, allora presidente dell'UEFA, di aver ricevuto un pagamento pari a due milioni di franchi svizzeri da parte della FIFA per aver "svolto lavori" dal 1999 al 2002. Infine, il 22 dicembre, il Comitato Etico della FIFA condanna Blatter e Platini ad otto anni di squalifica, poi ridotti a sei. Michel Platini sarà scagionato ufficialmente dalle accuse il 25 maggio 2018 da parte della magistratura elvetica.

Le indagini su Blatter sono proseguite fino alla giornata di ieri, quando il Ministro pubblico della Confederazione (MPC) svizzero (come aveva già preannunciato nel mese di aprile) ha confermato la decisione di archiviare una parte del procedimento penale contro l'ex presidente della FIFA, ossia quella relativa alla concessione dei diritti televisivi a prezzi eccessivamente bassi alla Caribbean Football Union. Stando a quanto riportato dai media svizzeri però, esisterebbe però un rapporto della polizia federale che inchioderebbe senza alcuni dubbi Blatter per i reati commessi, e che potrebbe dunque spingere verso un ulteriore approfondimento delle indagini.

Anche la FIFA è scesa in campo per appoggiare la possibilità di continuare le indagini, pubblicando un comunicato ufficiale in cui viene chiesto di proseguire il lavoro di indagine da parte degli organi preposti nei confronti di Sepp Blatter:

"Abbiamo presentato osservazioni ufficiali al Ministro pubblico della Confederazione (MPC), chiedendo con forza il proseguimento delle indagini. Infatti, la FIFA prenderà in considerazione tutte le possibili opzioni legali per garantire che gli interessati siano ritenuti responsabili. La FIFA continuerà a collaborare con tutte le autorità giudiziarie dei vari Stati, comprese quelle svizzere, con la speranza e la certezza che tutti coloro che cercheranno di danneggiare il calcio saranno chiamati a rispondere delle proprie azioni".

Brutte notizie dunque per Blatter, che nel mese di aprile aveva tirato un sospiro di sollievo: "Non ho ricevuto personalmente il documento dell'MPC. Quando sarà chiuso anche il caso relativo al pagamento di 2 milioni a Michel Platini, chiederò la mia riabilitazione alla FIFA, perché la mia sospensione da parte del comitato etico è stata eseguita sulla base delle accuse fatte dalla giustizia svizzera", aveva affermato il dirigente svizzero ai microfoni de "L'Agence France-Presse", agenzia di stampa francese.