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EURO 2020

Danimarca-Belgio, Martinez: “Atmosfera incredibile, difficile da spiegare”

Danimarca-Belgio, Martinez: “Atmosfera incredibile, difficile da spiegare”

I Diavoli Rossi staccano il pass per gli ottavi di finale di Euro 2020 dopo la rimonta sulla Danimarca

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Le dichiarazioni del ct del Belgio, Roberto Martinez, dopo il 2-1 contro la Danimarca.

A margine della vittoria su rimonta del Belgio contro la Danimarca, il commissario tecnico della formazione belga, Roberto Martinez, ha analizzato la gara di questo pomeriggio. Diavoli Rossi che staccano il pass per gli ottavi di finale di Euro 2020 con un turno di anticipo. Di seguito le parole del ct al termine della sfida del Parken Stadium di Copenhagen.

L'ATMOSFERA - "E' difficile spiegare la gara a chi l’ha vista in TV, ma facile per chi era allo stadio. I tifosi hanno creato una incredibile atmosfera, li hanno aiutati a segnare. A quel punto, eravamo un po’ scioccati, non riuscivamo a tenere il ritmo dei danesi. C’era da aspettarselo, penso anche che nel primo tempo ci sia stata tanta emotività. Il secondo è stato più razionale, abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Queste sono le vittorie di cui fare tesoro, che ti migliorano come squadra".

SU DE BRUYNE -"Non puoi mai dubitare di uno col suo talento. Credo che però ci sia anche altro: il modo in cui ha giocato nel secondo tempo non è quello di un calciatore che è stato fermo. Dimostra come ha saputo lavorare, è stato impressionante per uno che è stato fuori così tanto riuscire a cambiare una partita così".

LE SCELTE -"Perché ho scelto Denayer e non Boyata? Era perfetto per il modo in cui gioca il Belgio, lo abbiamo visto nella Nations League. Ha fatto un grave errore all’inizio, ma sono cose che accadono nel calcio: è uno sport che si basa sugli errori. L’importante è come si reagisce agli errori".

SULLA DANIMARCA -"Hanno usato il vantaggio di giocare in casa molto bene. Ci hanno messi sotto pressione, erano più veloci in tutto. Parliamo di una squadra piena di talento, forte anche a livello tattico. Riescono a inserire qualsiasi giocatore. Nel primo tempo ci hanno impedito completamente di giocare, nella ripresa siamo stati noi stessi".

SU WITSEL  - "Credo che sarebbe interessante chiederlo a un tifoso neutrale. Penso che sia entrato bene, non sembrava un giocatore che non giocasse una partita da così tanto tempo. È una dimostrazione per qualsiasi sportivo: se si vogliono raggiungere dei risultati, bisogna lavorare come ha fatto Axel per recuperare. Witsel, Eden Hazard e De Bruyne pronti per partire titolari? Sì, forse non per giocare 90 minuti, ma lo vedremo nelle prossime partite. Hanno avuto una grande influenza su questa partita e hanno potuto testarsi in una gara ad alta intensità. Ora il prossimo step è vedere se reggono 90 minuti, penso che lo scopriremo contro la Finlandia".

LE DIFFERENZE TRA PRIMO E SECONDO TEMPO - "Non penso che nel primo tempo ci siano stati nostri demeriti, è andato così per l’atmosfera dello stadio e per i meriti della Danimarca. Eravamo indietro su tutto: sono cose che capitano, ma penso che sia merito del modo in cui la Danimarca ha sfruttato il fattore casa. Siamo riusciti a cambiare la partita nella ripresa, abbiamo capito cosa dovremo fronteggiare in questo torneo per vincere: non si possono buttare 45 minuti".

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