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Pietro Accardi-Mediagol: “Nuovo Palermo di Mirri-Di Piazza? Dico la mia. Orgoglioso di mio cugino Andrea, il futuro…”

L'attuale direttore sportivo dell'Empoli, Pietro Accardi, ha concesso un'interessante intervista esclusiva alla redazione di Mediagol.it

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Un percorso professionale significativo, costruito sulla base di passione, spirito di sacrificio e perseveranza. Una brillante carriera da calciatore, la promozione in Serie A, l'esordio in massima serie ed in Europa con la maglia della sua città. Quindi dopo la favola di Palermo, durata ben sei anni, il periodo importante alla Sampdoria dal 2006 al 2012, inframezzato dalla parentesi di Brescia. Difensore centrale o esterno basso bivalente, Pietro Accardi ha coronato sul rettangolo verde i sogni coltivati fin dalla tenera età. Dal 2014, dopo il ritiro dall'attività agonistica, un ulteriore step, prima da team manager quindi da dirigente,  dopo un biennio da calciatore, ad Empoli. Dal 2016, l'ex Palermo è il direttore sportivo del club toscano che sta risalendo la china nel campionato cadetto dopo l'avvento in panchina dell'ex tecnico rosanero, Pasquale Marino. Il dirigente della società presieduta da Fabrizio Corsi ha rilasciato un'interessante intervista esclusiva alla redazione di Mediagol.it.

PALERMO - ACCARDI - "Il nuovo corso societario del Palermo targato Mirri-Di Piazza? Intanto mi piace questa nuova base partenza da cui il Palermo ha deciso di ricominciare con personaggi che io conosco personalmente, profili professionali di livello, tutti molto competenti e seri. Mi sembra corretto ricordare anche che Zamparini ha fatto tanto per Palermo, poi negli ultimi anni è successo quello che noi, da palermitani e da sportivi, non ci auguravamo. Penso che il  Palermo sia in ottime mani perché pur giocando in un campionato difficile, perché vincere non è mai scontato e semplice, la compagine di Pergolizzi sta facendo ottime cose. Andrea Accardi? Sì, lo sento spesso e io da cugino sono molto orgoglioso della scelta che ha fatto perché è sempre stato molto legato a Palermo ed al Palermo Calcio. Non ha guardato all'aspetto economico e questa scelta gli fa onore, il suo sogno è quello di riportare il Palermo dove merita di stare. Lui in passato ha dimostrato di potersela tranquillamente giocare anche in categorie superiori. Poi bisognerà vedere e valutare strada facendo, chiaramente in base al suo percorso tecnico ed alle scelte della società, stabilire se ci sono le condizioni per andare avanti o meno. Credo che lui, per quello che rappresenta e per la sua duttilità tattica, può fungere sia da centrale difensivo, sia da esterno bivalente, pur essendo un destro ha giocato anche a sinistra, è un ragazzo molto disponibile. Credo che ci possano essere i presupposti per continuare la sua favola in rosanero anche in futuro".

FUTURO - Se la strada del nuovo Palermo e la mia si incontreranno professionalmente in futuro? Io non guardo mai troppo avanti, cerco di mettermi in discussione tutti i giorni, migliorare e crescere. Oggi il mio presente e il mio futuro si chiama Empoli e cerco di fare il meglio per una realtà che mi ha dato la possibilità di compiere un percorso formativo prezioso ed importante. Non smetto mai di ringraziare quelle persone, in primis il presidente, Fabrizio Corsi, che mi hanno dato questa opportunità. Sono un professionista e di conseguenza nella vita mai dire mai. Oggi penso solo ed esclusivamente all'Empoli".