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Pietro Accardi-Mediagol: “Krunic e Benaccer sono da Milan. Giampaolo ad Empoli ha fatto meglio di Sarri”

Empoli v AC Milan - Serie A

L'intervista esclusiva concessa dall'attuale direttore sportivo dell'Empoli, Pietro Accardi, alla redazione di Mediagol.it

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Dalla crescita progressiva all'Empoli fino all'exploit nel Milan. Krunic e Benaccer provano a giocarsi le proprie carte in una delle big del calcio italiano che non sta attraversando un momento  particolarmente brillante.

Negli ultimi anni l'Empoli ha dimostrato di essere uno dei club più intelligenti e organizzati dal punto societario e manageriale: grazie allo strategia gestionale e programmatica di proprietà e dirigenza la società toscana ha ottenuto risultati lodevoli nel massimo campionato italiano, riuscendo spesso a forgiare e valorizzare giovani talenti di prospettiva che hanno poi compiuto il salto di qualità, approdando nei top club italiani ed europei e generando ingenti plusvalenze nelle casse della società toscana.

Lorenzo Tonelli, Daniele Rugani, Leandro Paredes, Piotr Zielinski e Riccardo Saponara sono solo alcuni dei tanti esempi virtuosi tra i diamanti levigati nel laboratorio dei talenti empolese, la cui pregiata produzione non pare conoscere soluzione di continuità. Gli ultimi due gioiellini ceduti dall'Empoli ad una big sono stati Rade Krunic e Ismaël Bennacer, che hanno di fatto seguito il loro mentore sulla panchina toscana, Marco Giampaolo, al Milan:  il tecnico non è riuscito ad inculcare la sua idea di calcio ed ha pagato la partenza difficile in termini di risultati, subendo l'esonero dopo poche giornate.

A soffermarsi su impatto, rendimento e prospettive di Krunic e Benaccer in seno alla compagine rossonera, ora guidata da Stefano Pioli, è  l'attuale direttore sportivo dell'Empoli, Pietro Accardi, nel corso di un'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it: "Krunic e Bennacer? Sono state delle operazioni importanti per noi. Quando accadono e si profilano questo genere di contingenze in ottica mercato siamo i primi ad essere contenti e orgogliosi. Rientra nella mentalità del nostro club reperire giovani interessanti per poi farli crescere, in termini calcistici e professionali,  rivendendoli quando sono pronti per approdare ad altri club con un blasone diverso ed altre ambizioni. Bennacer si è preso una maglia da titolare in rossonero e sta dimostrando in tutte le partite di poterci stare alla grande in quella realtà lì. Krunic purtroppo ha avuto dei problemi fisici, però lui, non appena riavrà l'opportunità di dimostrare il suo valore,  sono certo anche lui diventerà una pedina importante, un giocatore che potrà ben figurare al MilanFlop di Giampaolo al Milan? Ho un ricordo meraviglioso di Marco perché quell'anno lì lui si è insediato in panchina dopo il triennio importante di Maurizio Sarri, quindi non era facile in quel momento proseguire un certo tipo di percorso. Addirittura lui ha fatto anche meglio, perché venivamo da una salvezza in Serie A ottenuta con 2 o 3 giornate di anticipo e con la sua guida addirittura siamo arrivati decimi in classifica. A livello di risultati ha fatto benissimo valorizzando calcisticamente appieno quelli che erano i calciatori che gli avevamo messo a disposizione. Il mio modello di dirigente italiano? Fortunatamente ho un buon rapporto con tutti.  La scuola dirigenziale italiana è di altissimo lignaggio, cerco di apprendere e rubare il più possibile i segreti del mestiere dai colleghi più esperti e preparati. I club professionistici della massima serie, e non solo, sono in buone mani e lo stanno dimostrando con i risultati in campo internazionale".