Una carriera da difensore terminata nella stessa squadra in cui è iniziata la sua nuova avventura da dirigente sportivo.
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Empoli, Accardi: “Promozione? Stento ancora a crederci. La Serie A…”
Il giovanissimo dirigente sportivo dell'Empoli svela i segreti dell'incredibile stagione della squadra toscana, culminata con la promozione in Serie A
Pietro Accardi, ex calciatore, tra le altre, anche del Palermo, è sicuramente uno dei maggiori protagonisti del dominio incontrastato dell'Empoli in questa stagione. Insieme al direttore generaleAndrea Butti (40 anni per lui), è stato l'artefice di un meraviglioso progetto che sembra essere appena agli albori, ma che ha già portato alla vittoria di un campionato di Serie B e alla conseguente promozione diretta. Il ds si è raccontato in un intervista a Tuttosport, elogiando il lavoro del presidente della società, Fabrizio Corsi: "E’ stata la vittoria del coraggio. Anche di cambiare. Il presidente ha deciso di affidare la gestione a due ragazzi, io ho 35 anni e il dg Andrea Butti 40, scelta più che azzardata. Così ha impresso una svolta decisa alla politica del club coinvolgendo tutte le persone che lavorano nella società, dal primo dirigente al magazziniere e alla fine ha vinto il suo progetto".
Un lavoro che ha anche compreso l'esonero iniziale di Vincenzo Vivarini, cui eredità è stata raccolta da Aurelio Andreazzoli: "Ha subito infuso alla squadra più sicurezza e consapevolezza. Ha cambiato l’anima del gruppo insomma e i risultati sono arrivati immediatamente".
Infine, una Serie A da affrontare l'anno prossimo, sfida che non sembra preoccupare Accardi: "Devo metabolizzare la promozione, stento ancora a crederci. Ma le sfide mi intrigano e sapere di dovere affrontare la Serie A mi stimola a dare di più. Questo successo non cambia le mie idee. Vorrei contribuire alla crescita dell’Empoli mettendomi in discussione sotto ogni punto di vista. So di essere nel club giusto per migliorarmi e nel presidente ho un punto di riferimento ben definito".
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