La Premier League ai tempi del Coronavirus.
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Premier League, i match ai tempi del Coronavirus: il Southampton sfida a tris il Norwich. E il Manchester City…
La Premier League, ferma per il Coronavirus, si sposta sui social: il Southampton lancia una curiosa sfida a tris, ad accettarla è il Manchester City
Il massimo campionato e le tre serie minori del calcio professionistico britannico, a causa dell'emergenza CoVid-19, sono state sospese a seguito di una riunione d’emergenza degli azionisti tenutasi ieri. Le squadre, dunque, salvo ulteriori sviluppi, dovrebbe tornare in campo soltanto dopo il 4 aprile. Intanto, però, i club si stanno dando da fare fuori dal rettangolo verde e, sui social, c'è anche spazio per farsi una risata, nonostante la drammaticità della situazione.
In questo weekend, in occasione della trentesima giornata di Premier League, il Norwich avrebbe dovuto ospitare tra le mura del "Carrow Road" il Southampton. La sfida, ovviamente, non si giocherà sul campo. La compagine ospite, però, ha trovato un altro simpatico modo per mettere in scena il match. I social media manager dei biancorossi, infatti, hanno invitato gli avversari a sfidarsi a tris su Twitter. "Hey Norwich, potremmo giocare lo stesso ad un altro gioco! È il tuo turno...", si legge. A corredo del messaggio, i Saints hanno allegato il classico quadro di Tic Tac Toe, con il loro logo usato come pedina per la prima mossa. Da qui, la richiesta ai Canaries di fare la loro mossa per dare il via alla partita.
Una simpatica iniziativa che, tuttavia, non ha ricevuto risposta. Ad accettare l'invito, a sorpresa, è stata invece un'altra squadra inglese: il Manchester City. "Giochiamo noi!", hanno scritto. Un cambio di scena inaspettato. La partita a tris, dunque, ha avuto inizio. Tra mosse e contromosse, l'avvincente match social è terminato sul pareggio. "Un buon punto in trasferta in questo caso. Siamo sempre qui se avrete voglia di una rivincita. Prendetevi cura di voi stessi, ragazzi!", hanno commentato al triplice fischio i Citizens. Un punto a testa, dunque, e tante risate.
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