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Elicottero si schianta, morto Kobe Bryant con la figlia 13enne. Sotto shock mondo dello sport (FOTO)

Uno dei più famosi giocatori della NBA è deceduto durante un tragico incidente con l'elicottero nei pressi di Los Angeles: in lutto il mondo del basket e dello sport

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"di Daniele Castelli

La scioccante notizia che arriva dagli Stati Uniti.

Nella serata di ieri è arrivata una notizia che ha sconvolto tutti gli appassionati di NBA e del mondo dello sport: Kobe Bryant è deceduto, all'età di 41 anni, in un incidente con il suo elicottero privato a Calabasas. A diffondere la notizia è stato il sito TMZ, secondo cui la leggenda della pallacanestro si trovava a bordo del velivolo con altre quattro persone, compreso il pilota. L'elicottero ha preso fuoco e non ci sarebbe alcun sopravvissuto, tragica notizia confermata da tutti i maggiori media americani. Le cause della caduta del mezzo sono ancora ignote, e la polizia di Los Angeles ha già iniziato le indagini.  Sempre secondo la stessa fonte, i testimoni oculari della caduta avrebbero sentito parti del velivolo emettere strani rumori e visto del fumo prima dello schianto, e poco dopo sono iniziate a circolare anche alcune immagini del luogo dell'incidente.

Poco dopo il sito TMZ ha pubblicato un'altra terribile notizia,  secondo cui insieme a lui e ad altre tre persone c’era anche la figlia Gianna Maria, 13 anni, che aveva iniziato da poco la carriera nel mondo del basket. l gruppo, stando alle prime informazioni, era diretto verso la Mamba Academy di Thousand Oaks per un allenamento di basket, presumibilmente della ragazza, Gianna Maria detta Gigi. Un rapporto bellissimo, quello tra Kobe e le sue quattro figlie, che è stato improvvisamente e tragicamente interrotto a seguito dell'incidente.

Successivamente è stato reso noto il numero totale delle vittime, salito dai cinque iniziali a nove: insieme a Bryant e alla figlia sull'elicottero erano presenti anche una famiglia di suoi amici, gli Altobelli (il padre John, la madre Keri e la giovane figlia Alyssa di tredici anni), l'allenatrice Christina Mauser (assistente della stella NBA), Sarah Chester e la figlia Payton, Ara Zobayan, pilota del velivolo.

Dalle prime indagini svolte dalla polizia di Los Angeles, che ieri stesso ha iniziato a raccogliere informazioni sensibili per comprendere le dinamiche dell'incidente, sono emersi molti interrogativi in merito alle condizioni di volo. Ieri vi era infatti una fitta nebbia che ha costretto a terra anche gli elicotteri dello sceriffo. Dalle analisi delle rotte aree, si evidenza come, dopo il decollo, il veicolo ha compiuto una serie di giri proprio a causa della scarsa visibilità: dopo aver ripreso la rotta il pilota potrebbe essere rimasto disorientato fino al momento dello schianto.

A commentare il tragico evento è intervenuto anche il presidente della FIP, Gianni Petrucci: "L'ho conosciuto con Ettore Messina tre anni fa, e avevamo concordato un suo impegno in Italia: quando gli comunicai che la sua sede sarebbe stata Roma, per un corso ai giovani, si emoziono': mi disse che ogni volta che si parlava dell'Italia e di Roma, gli si accapponava la pelle per la commozione".

Bryant era anche un grandissimo tifosi del Milan, e soltanto una settimana fa aveva espresso così il suo amore per il club rossonero: "Se mi tagliassero il braccio sinistro, sanguinerei rossonero". La società lombarda ha voluto onorare la leggenda con un breve comunicato pubblicato sull'account Twitter ufficiale: "Non abbiamo parole per esprimere quanto siamo scioccati nel sentire la tragica scomparsa di uno dei più grandi sportivi di tutti i tempi e il tifoso rossonero, Kobe Bryant. Tutti i nostri pensieri sono con le famiglie delle persone colpite da questo tragico incidente. Ci mancherai per sempre, Kobe".

Anche l'altra squadra di Milano, l'Inter, ha ricordato così la leggenda del basket: "Sei stato un’ispirazione costante per chiunque abbia mai amato qualsiasi sport. La tua perdita sarà incolmabile. Oltre ogni confine, bandiera, tipo di pallone. Il tuo insegnamento rimarrà per sempre. R.I.P. Kobe Bryant".

Un altro club che ha voluto onorare le memoria di Bryant è stato il Chelsea, che ha pubblicato alcune foto di una vecchia visita della leggenda allo Stamford Bridge: "Una vera icona dello sport. Riposa in pace, Kobe".

Anche altri grandi personaggi del mondo del calcio si sono uniti al cordoglio. Tra questi vi è Francesco Totti, storico capitano della Roma, che in passato aveva incontrato personalmente la stella dell'NBA: "Onorato di averti conosciuto, Campione dentro e fuori dal campo! R.I.P.".

Anche Diego Armando Maradona, una leggenda dello sport proprio come Kobe, ha ricordato il suo amico sul proprio profilo Instagram: "Se ne vanno sempre i migliori. Mi rammarico anche della morte di sua figlia e dell'equipaggio dell'elicottero. Ci vediamo, leggenda".

Un messaggio commovente anche da Pallotta, il presidente della Roma: "A nome mio, dei giocatori e dello staff della AS Roma, ci uniamo al lutto del mondo dello sport per la tragica scomparsa di Kobe Bryant. Kobe era un vero simbolo e i nostri pensieri sono ora per la sua famiglia e per tutti i familiari delle vittime che si trovavano sull’elicottero".

Direttamente dal campo di gioco arriva anche la dedica di Neymar, che ha dedicato il suo gol segnato durante la gara tra PSGLille mostrando alle telecamere il 24, storico numero di maglia indossato da Kobe durante la sua carriera con i Lakers.

A commentare il tragico episodio è intervenuto anche Alex Del Piero, che direttamente da Los Angeles ha parlato così ai microfoni di Sky Sport: "Tutto il mondo, non solo sportivo, si è fermato. Personalmente sono scioccato, ero con lui meno di un mese fa a vedere una partita di calcio femminile. C'è incredulità quando se ne vanno persone di questo calibro. Abbiamo ricordato la sua grandezza, anche con un impegno nel sociale rivolto al mondo femminile. Una persona che si è sempre basata sui fatti e non sulle parole. Ricordo quando lo conobbi a 18 anni in Italia, un esempio per come interpretava il gioco e dava il meglio. Lui rappresenta qualcosa che va oltre quello che succede nei palazzetti. C'è molta tristezza".

Ieri notte è arrivato l'omaggio anche dal mondo della musica: allo Staples Center di Los Angeles, impianto dove si tengono le gare interne dei Lakers, si stava infatti tenendo la cerimonia di assegnazione dei Grammy Awards. A ricordare Kobe è stata la presentatrice dell'evento, Alicia Keys, che ha commosso il pubblico in sala con uno splendido intervento.

Omaggio indimenticabile quello della comunità indiana dello stato della California, che in memoria della stella NBA ha illuminato lo Swaminarayan Temple con i colori viola e oro, caratteristici della divisa dei Lakers.

Puntuale anche il messaggio dell'ex presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama: "Kobe era una leggenda in campo, e aveva appena iniziato quello che sarebbe stato altrettanto significativo nella sua vita. Perdere Gianna è ancora più straziante per noi come genitori. Io e Michelle preghiamo per  Vanessa e per l'intera famiglia Bryant, vi siamo vicini col cuore in un giorno così inimmaginabile".

Una gaffe dall'immediata risonanza mediatica, che la Lega ha cercato di risolvere pubblicando immediatamente le scuse e motivando così l'errore commesso: "È accaduto ciò: tutti i post di Lucia Borgonzoni in questi giorni venivano automaticamente rilanciati anche sui canali Lega con l’aggiunta, automatica, degli hashtag elettorali. Ciò ha riguardato anche il post di cordoglio per la scomparsa di Kobe Bryant e ce ne scusiamo".

Una lezione sull'errato utilizzo dei social network, che è stata rampa di lancio per ritrattare il tema del razzismo molto caro a Kobe Bryant: la stella NBA, cresciuto e legatissimo all'Italia dove ha mosso i primi passi da giocatore di basket, aveva sempre sottolineato l'importanza dell'educazione come mezzo più importante per sconfiggere tale piaga sociale.

Il Los Angeles Times ha voluto onorare Kobe dedicandogli la prima pagina dell'edizione cartacea odierna, dove si può leggere un commovente ricordo di cosa ha rappresentato il giocatore sia nei palazzetti della NBA sia fuori dal rettangolo di gioco per il mondo dello sport. In memoria di Bryant anche l'ultima pagina del giornale.

Bellissimo anche l'omaggio della Nike, di cui Kobe era tra i più importanti testimonial: "Come milioni di atleti e tifosi di tutto il mondo, siamo devastati dalla tragica notizia di oggi. Desideriamo esprimere le nostre più sentite condoglianze a tutte le persone vicine a Kobe, in particolare alla sua famiglia e ai suoi amici. E' stato uno dei più grandi atleti della sua generazione, e ha avuto un impatto incalcolabile sul mondo dello sport e sulla comunità del basket. E' stato un membro molto amato della famiglia Nike. Ci mancherà immensamente. Mamba Forever".