Massimo Brambati, ex difensore del Palermo, classe 1966, oggi procuratore sportivo, è intervenuto ai microfoni di TMW Radio, esprimendosi sui temi caldi riguardanti la Serie A, oltre che sulla scomparsa di Gianluca Vialli. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall'ex calciatore di Torino, Empoli e Bari, tra le altre:
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Brambati: “Vialli un grandissimo campione. Serie A? Non esistono partite facili”
Vialli: “E' stato un grandissimo campione. Era molto intelligente, l'ho avuto come avversario e compagno nella Nazionale militare campione del mondo nel 1987. Ero giovanissimo, lui due anni in più, una volta in un allenamento ad Arezzo non era arrivato il borsone con i calzettoni. Tutti volevano saltare l'allenamento, invece lui fece mettere delle bende, perché non voleva saltare l'allenamento. Voleva vincere quel campionato. E questo mi ha fatto capire qual era la sua predisposizione verso il lavoro, il sacrificio. Io da giocatore speravo sempre di marcare Mancini, perché se avessi marcato lui sapevo che sarebbe stato infernale. Tutte le punte sono egoiste, ma lui era anomalo, faceva di tutto ed era altruista. C'ho anche litigato pesantemente in campo, sapeva come giocavo e si incazzava veramente. Era uno duro. Ha ottenuto qualcosa di straordinario con la Sampdoria. Con tutti quei campioni che c'erano in giro, vinse uno Scudetto incredibile".
Il punto sulla Serie A: Il campionato ci ha dato dimostrazione di quanto può essere insidioso anche nelle partite più semplici. La prima giornata dopo la sosta lo ha certificato. Il Milan ha vinto a Salerno ma nel finale ha rischiato di pareggiare, la Juve ha segnato nel recupero con la Cremonese, la Roma ha faticato col Bologna, la Lazio ha perso col Lecce. Le partite semplici non ci sono. Non so se ci saranno sorprese ma dico che l'Udinese è un ostacolo difficile, più che la Samp per il Napoli. E poi Milan-Roma è delicata per entrambe. Il Napoli tornerà il Napoli, ha fatto solo un passo falso per la forza dell'Inter"
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