L'ANALISI -"Nelle ultime due settimane però ho visto una squadra sempre più squadra, sempre più chiara, sempre più motivata. Questo è il percorso che si deve fare. Squadre che hanno un certo spessore non devono specchiarsi troppo, non ti devi piacere troppo. Abbiamo il dovere per la qualità che abbiamo, e per la squadra che siamo, di essere pratici, di trasformare tutto quello che facciamo e non dare vantaggi agli avversarsi. E’ un vantaggio se capisci come sfruttare le qualità, ma svantaggio se ti piaci troppo e stai lì a fare passaggi inutili mentre gli altri sono utili e compatti".
TURNOVER -"Cambieremo qualcosa sì, ma non pensiamo alla partita di domenica. E’ chiaro che ci sono gerarchie, nel percorso c’è una traccia chiara, ma come ho detto bisogna che diventiamo più cattivi e incisivi e sempre più squadra quando gli altri cercano di farci male. A centrocampo manca qualcosa a livello di imprevedibilità? Noi giochiamo con due centrocampisti e poi sugli esterni uno più offensivo e l’altro meno: il discorso è che devi essere più verticale, devi avere più ampiezza e dare più verticalità. Dobbiamo essere meno leziosi e avere più ampiezza e più intensità".
SU CODA -"Se è pronto a partire dal primo minuto? Sì lui è pronto, perchè comunque si è allenato sempre con il Genoa. Con noi si è allenato domenica mattina, ieri e oggi. I non convocati sono i soliti: Valeri, Okereke, Ndiaye, Brambilla, Gondo e Valzania. Contro il Bari noi abbiamo riempito poco l’area e siamo stati troppo leziosi e prevedibili. Adesso è arrivato un primo attaccante, ma oltre a lui abbiamo Tsadjout e Ciofani; quindi dietro e sugli esterni dovremo cercare di essere più pericolosi, di trovare più inserimenti degli esterni e di uno dei due mediani. Con il Bari non abbiamo subito nulla dagli avversari, però hanno fatto gol e noi invece no. Qualcosa cambierà certamente e allo stesso tempo in fase difensiva dobbiamo essere belli compatti".
IL PUBBLICO -"Grande pubblico, perché ci sostengono dal primo all’ultimo minuto e meritano soddisfazioni. Meritano di vedere generosità, intensità, voglia di fare del tuo meglio. Se tu metti tutto quello che hai in campo, chi vuole bene alla Cremonese lo capisce: lo sanno anche loro che le difficoltà ci sono. La Cremonese è forte se lo dimostra. L’anno scorso due squadre su tre salite dalla C alla B hanno fatto i playoff e una delle due per un minuto non è andata in Serie A. E loro lo sanno e non vengono certo condizionati da qualcuno che magari dice stupidaggini".
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