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Cremonese, Stroppa vola in finale: “Col Venezia un’altra montagna da scalare”

Cremonese Stroppa
Le parole del tecnico della Cremonese dopo la vittoria per 4-1 contro il Catanzaro: "Forse cominciamo a raccogliere ciò che abbiamo seminato".
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"Ho il rammarico per com’è andato il campionato, siamo i più pericolosi come numeri ma tra i meno efficaci. Forse cominciamo a raccogliere ciò che abbiamo seminato". Lo ha detto Giovanni Stroppa al termine del doppio confronto in semifinale playoff contro il Catanzaro. "La prestazione c’è sempre stata, creavamo occasioni ma non portavamo a casa quanto meritato. Stasera (ieri, ndr) è andata per il verso giusto, era una partita molto molto molto difficile", ha proseguito il tecnico della Cremonese, che in finale affronterà il Venezia di Paolo Vanoli.

L'ANALISI -"La squadra esprime una grande qualità di gioco, arriviamo spesso davanti alla porta avversaria. Fa anche morale tutto questo, era difficile contro una squadra che ha giocato a mille all’ora. Ora stiamo sereni e tranquilli perché giovedì c’è anche un’altra montagna da scalare. È molto impegnativa, contro un Venezia da altre caratteristiche. Superare il Catanzaro però è una bellissima soddisfazione. In finale si parte 50-50%. Arriviamo molto forte entrambe, il Venezia è squadra fisica, con struttura. Speriamo di portare gli episodi dalla nostra e vincere una delle due partite".

DA RAVANELLI A VAZQUEZ -"Ravanelli aveva un mezzo problema, non si sentiva al 100% quindi l’ho sostituito. Stessa cosa Pickel. Vazquez invece l’ho gestito, era diffidato. È il gioco che ci porta a essere aggressivi. Se fai giocare il Catanzaro con tranquillità rischi poi di correre a vuoto. Tutti gol eccezionali? Lavoriamo proprio per questo, per portare tanti uomini davanti e creare grandi occasioni da gol. Abbiamo portato a casa quello che abbiamo costruito".

I TIFOSI -"Vorrei non finisse mai il campionato perché c’è un feeling strepitoso. Si sta creando qualcosa di importante, giovedì dobbiamo superare l’ostacolo così com’è stato questa sera. Il pubblico condiziona. A Catanzaro non si capiva niente, c’era una super bolgia. Facevamo fatica a comunicare. Dal Ceravolo porto dietro quell’applauso dei tifosi del Catanzaro dopo il 2-0 di Ciofani: sembrava un plauso alla Cremonese, poi subito dopo abbiamo preso gol e si sono galvanizzati tutti. L’ambiente è stato condizionante, così come lo è stato stasera a parti inverite. È stato bellissimo vedere la Curva Sud".

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