Parola a Mouhamadou Sarr. Il portiere titolare della Cremonese - in sede di conferenza stampa - è andato a spulciare nel profondo la sua avventura grigiorossa, senza fare mancare alcuni temi interessanti come l'avvento di Giovanni Stroppa in panchina e l'ultimo successo in casa del Como. Di seguito, le sue parole:
SERIE B
Cremonese, Sarr: “Con Stroppa si gioca molto da dietro. Di Carmine mi aiutava nei…”
Con l’arrivo del nuovo allenatore cos'è cambiato, anche per te? “Il mister vuole impostare molto da dietro, quindi richiede una partecipazione più attiva in fase di costruzione dell’azione: questo cambia il nostro modo di giocare. E poi ci chiede di aiutare i compagni in area di rigore nella gestione dello spazio e delle palle alte. In soldoni, siamo più coinvolti sia in fase di costruzione che in fase difensiva”.
Nella fase antecedente il tiro di Cutrone, nel tentativo di far perdere la concentrazione al tiratore, ti sei ispirato a qualche tuo collega del passato? "Ho testato questo aspetto negli anni, nella stagione della promozione, poi, con Di Carmine ho allenato per ore questa situazione anche grazie alla sua grande esperienza: Samuel mi ha trasmesso tanti trucchi, quegli allenamenti con lui oggi si stanno rivelando molto utili”.
Quale la parata tecnicamente più difficile fino ad ora? “Quella sul tiro di Mantovani a Terni: quando vedi la palla uscire lentamente dal campo tiri un sospiro di sollievo. In generale però le situazioni più difficili sono le letture delle palle alte”.
Cosa manca alla Cremonese per avere continuità anche in casa? “Una vittoria. Dobbiamo raggiungere il risultato, ci siamo sempre andati vicino, anche con l’Ascoli la vittoria, seppur in dieci, è sfuggita soltanto per un dettaglio"
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