"Io voglio pensare solo a stasera: sono orgoglioso di quanto ha creato la squadra, se il modo di giocare è questo io non ho problemi". Lo ha detto Giovanni Stroppa al termine della sfida contro il Palermo, andata in scena questa sera allo Stadio "Zini", decisa dalla rete di Roberto Insigne. "Siamo partiti per fare un campionato da protagonisti. A Cosenza è stato un episodio, ora il lavoro è far arrivare la squadra davanti alla porta. Oggi ci siamo arrivati, ora arriveranno anche i gol", ha proseguito il tecnico della Cremonese.
CREMONESE
Cremonese-Palermo, Stroppa: “Prestazione straordinaria, è mancato solo il gol”
"I numeri dicono: 14 tiri in porta, 11 fuori dallo specchio e 3 nello specchio. Il Palermo 3 tiri, tutti nello specchio? Invece concretizza perché arriva davanti alla porta, ma non segna. Ci arriviamo con facilità, con grande lavoro. Il nostro modo di fare calcio è questo, lavoriamo per andare con le stesse prestazioni a fare ancora meglio. Vazquez? Sta meglio, ho dovuto toglierlo sullo 0-1 e non dovrebbe essere così quando perdi, ma non stava bene. Johnsen meritava qualcosa di più bello quando ha tirato da fuori nel finale, vorrei citarlo. Peccato, questo è il calcio. Io mi tengo la prestazione che è stata straordinaria su tutti gli aspetti: fisico, strategico, tattico, individuale... Ma andiamo a casa senza punti. Sarei rimasto rammaricato anche col pareggio".
"Nel finale cos’è successo? Bisogna essere molto più al di sopra delle parti quando l’arbitro fischia: bisogna andare negli spogliatoi e stare zitti, perché ogni parola può essere interpretata in modo errato, soprattutto quando c’è tensione così. Cos’è mancato? Banalmente ti dico il gol. Abbiamo avuto tante occasioni, mezzi contrasti, tanti cross. Per me il lavoro è quello, bisogna continuare a perseverare, partite così sarà difficile in futuro perderne. Del Palermo non parlo, dico solo che abbiamo perso in una occasione che non dovevi concedere e invece abbiamo concesso e abbiamo perso", ha concluso Stroppa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA