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Serie A, Beppe Accardi: “L’importante è terminare i campionati, i calciatori non hanno nessuna colpa”

Il noto agente di mercato ha detto la sua in merito all'eventuale ripartenza del campionato e difeso i diritti dei calciatori che non percepiscono stipendio

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Beppe Accardi sulla ripartenza del campionato.

Il noto agente di mercato palermitano si schiera dalla parte di chi spinge fortemente per la ripresa del calcio che al momento è fermo a causa dell'emergenza mondiale legata al propagarsi del Coronavirus. Le dichiarazioni di Accardi rilasciate nel corso della puntata odierna di TMW news.

"Credo che non ci sia nessun ente o Governo che possa far sì che i giocatori non percepiscano gli stipendi che devono avere. Questa è una situazione anomala, non voluta dai calciatori. Le società hanno la possibilità di farli lavorare: un conto è una volontà dei calciatori di aiutare il sistema, ma i calciatori stessi non sono responsabili di una situazione che arriva così all'improvviso. I calciatori sono dipendenti di società con un contratto a tempo determinato. È facile vedere quelli che straguadagnano ma il 70-80% del calciatori sono persone che a fine carriera hanno problemi per iniziare una vita futura. Con buon senso da parte di tutti, come sta avvenendo, i calciatori vogliono discutere ma non vogliono le imposizioni, secondo me giustamente. Quando caleranno i problemi del virus, magari ad inizio luglio, ma l'importante è finire i campionati. Ci sono tante situazioni in ballo e sono soldi che vengono a mancare al sistema. Non ci dimentichiamo che il sistema calcio manda avanti una buona parte dello Stato. Ogni anno il sistema calcio porta alle casse dello Stato qualcosa come un miliardi e trecento milioni di euro, soldi che servono ad aiutare chi sta peggio".