serie a

Italia, Nicolato: “D’accordo con Mancini, il calcio è accentratore di emozioni. Protocollo FIGC? Ecco cosa ne penso”

Italy U20 v Czech Republic U20 - International Friendly

Il ct dell'Under 21 ha espresso la sua opinione in merito alla possibilità di ritornare in campo

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Il calcio come motore dell'Italia.

Nella giornata di oggi il ct dell'Italia, Roberto Mancini, aveva dichiarato ai microfoni de Il Corriere dello Sport l'importanza di far ripartire il mondo del calcio per dare una fonte di distrazione ai tanti tifosi costretti a rimanere a casa durante l'emergenza Coronavirus: "Il Coronavirus ha colto tutti di sorpresa ma bisogna trovare una soluzione per una tragedia mondiale: il calcio può risollevare lo spirito della gente, ha un valore sociale. Conta la salute, prima di tutto. Ma dopo così tanto tempo la vita deve riprendere per tutti, magari in modo diverso. La gente è stanca".

Un'idea fortemente condivisa anche da Paolo Nicolato, ct dell'Under 21 azzurra, il quale durante un'intervista ai microfoni di Radio Rai si è espresso favorevole ad un ritorno in campo: "In Italia il calcio è un accentratore di emozioni, dà entusiasmo, e in momenti difficili come questo può essere una molla. Le cose che ha detto Mancini sono tutte vere e reali, ovviamente dobbiamo sempre tenere conto del contesto generale e fidarsi di chi è esperto per capire su quali basi ripartire. È una situazione anomala, ma possono anche nascere idee nuove in situazioni anomale. Stiamo cercando di mantenere con i ragazzi una vicinanza nonostante questa forzata lontananza. Non è un periodo facile ma bisogna pensare che c'è chi sta peggio di noi, noi che abbiamo la salute non ci possiamo lamentare".

Infine un commento sul protocollo diffuso dalla FIGC: "Nelle categorie inferiori potrebbe essere più complicato da applicare, ma è giusto trovare soluzioni per consentire una progressiva ripartenza nel calcio e in tutta la nazione. Sarà difficile ripartire a regime pieno, dovremo abituarci a una gradualità, a norme più restrittive. Se il calendario complesso preoccupa? Non penso ci siano soluzioni ideali che possano andare bene a tutti, dovremo adattarci. Certamente non è ciò che uno spera, ma in una situazione come questa ripartire diventa importante. Dobbiamo adattarci, non c'è una situazione ideale, dovremo rinunciare tutti a qualcosa di nostro. Tre settimane per prepararci al rientro? Sono un buon lasso di tempo, i calciatori in casa cercano di mantenersi in una buona condizione anche se in condizioni anguste".