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Foggia, Felleca: “Ripresa? Impossibile in Serie D, non ci sono i mezzi finanziari. Noi meritiamo la C, il Palermo…”

Le dichiarazioni rilasciate dal presidente del Foggia, Roberto Felleca, sulle conseguenze dell'emergenza Coronavirus nel mondo Serie D

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Prosegue l’emergenza sanitaria mondiale legata alla diffusione del Coronavirus.

Una situazione complessa e drammatica che sta inevitabilmente sconvolgendo la quotidianità di ogni singolo cittadino e dell’intero mondo dello sport, che al fine di bloccare la diffusione del Covid-19 ha dovuto procedere con la sospensione di tutte le attività agonistiche - di ogni ordine e grado -, fino a data da destinarsi. Una contromisura rigorosa ma necessaria che ha messo un punto di domanda sulle sorti delle più importanti competizioni sportive, che rischiano di essere sospese oppure definitivamente cancellate, qualora la situazione non accennasse a migliorare in tempi relativamente brevi.

Sulla delicata questione si è espresso il presidente del FoggiaRoberto Felleca, che ai microfoni di TMW, si è soffermato sull'impatto e le conseguenze che questa pandemia avrà sull'intera Serie D: "Inizialmente, quando la situazione non era ancora drammatica, speravo in una pronta ripresa, ero anche convinto che ci fossero i presupposti, ma adesso, vedendo come si è evoluta la situazione legata al virus e il protocollo sanitario, dico che è impossibile riprendere: la Serie D non ha i mezzi finanziari per sostenerlo. I bilanci adesso sono duri, è difficile continuare".

"Noi, così come altri club tipo Palermo e Lucchese, abbiamo pagato un ingente fondo perduto per poter stare in Serie D, e, oltre a questo, abbiamo sempre disputato campionati di livello: noi siamo secondi, la C la meritiamo - ha proseguito Felleca -. E' facile dire che abbiamo preso il Foggia in Serie D, la piazza merita gli investimenti che facciamo, che sono però da alta Serie C. Due anni tra i dilettanti sarebbero insostenibili. Il fondo perduto pagato non è solo per il titolo sportivo, ma anche per rimettere in moto un certo sistema. Lasciare una piazza come questa in Serie D non sarebbe giusto, e noi siamo pronti anche a vie legali".

Chiosa finale sul taglio degli stipendi: "In questo momento le entrate, che sono praticamente esigue, non ci sono, e vengono a mancare anche situazioni come sponsor o web tv che davano un contributo. Fino a febbraio abbiamo pagato tutto, adesso stiamo dando qualche residuo, poi vedremo il da farsi in base a quello che sarà l'evolversi della cosa. Chiaramente una promozione gioverebbe anche in tal senso, oltre a essere un reale merito sportivo di una squadra che sta provando coi fatti a fare il salto".