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Emergenza Coronavirus, Donadoni dalla Cina: “Riprenderemo a giocare ad aprile. Italia? Non possiamo rischiare…”

"Se ce la faremo? Quando leggo che tante persone dal Nord sono scappate in Sicilia e in Puglia, penso di no. Come si fa a non comprenderlo?"

Mediagol92

"Qui in Cina c’è grande attenzione nei confronti di coloro che vengono dai Paesi più colpiti e in fondo è giusto che sia così: hanno faticato tanto per cercare di risolvere il problema".

A dirlo è Roberto Donadoni, attuale tecnico dello Shenzhen, parlando dell'emergenza coronavirus. Intervistato da Il Corriere della Sera, l'ex commissario tecnico della nazionale poi raccontato: "Noi abbiamo trascorso un lungo periodo ad allenarci in Spagna, poi il 9 ci siamo trasferiti a Dubai. Saremmo dovuti rimanere lì fino al 22 ma abbiamo preferito anticipare i tempi, proprio perché sapevamo che ci avrebbero messi in quarantena e il campionato potrebbe cominciare".

Le gare potrebbero ripartire a breve: "Si parla di aprile. Noi ora dovremo stare fermi 14 giorni, bloccati nelle nostre camere di albergo, e non sarà facile soprattutto per i nostri giovani giocatori. Ma loro sono già contenti di essersi riavvicinati a casa, erano fuori da gennaio e avevano un po’ di ansia".

La situazione in Cina adesso è migliorata di gran lunga rispetto a qualche settimana fa: "Da Hong Kong a Shenzen c’è una manciata di chilometri, quando siamo entrati in città con il pullman ho visto che la situazione è tornata alla normalità. Le strade sono vive, popolate di gente. Portano la mascherina, ma fa parte della loro cultura, la usavano anche prima che scoppiasse questa epidemia. Basta che uno abbia un po’ di raffreddore e la mette. Diciamo che se prima la indossavano tanti, ora ce l’hanno proprio tutti".

"Mi viene da sorridere, però, quando sento dire che la Cina deve essere un modello per l’Italia - ha affermato Donadoni -. Noi non dobbiamo copiare chi sta combattendo la nostra stessa battaglia contro un avversario così infimo, ma limitarci ad avere buon senso. Bisogna capire che oggi non si può rischiare. Se ce la faremo? Quando leggo che tante persone dal Nord sono scappate in Sicilia e in Puglia, penso di no. Come si fa a non comprendere che questo è un autogol? Occorre stare fermi, in casa. Lo dicono tutti", ha concluso il tecnico dello Shenzhen.