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Coronavirus, Sileri: “Riapertura stadi? Ho la mia idea. Evitiamo gli abbracci”

Le dichiarazioni rilasciate dal viceministro della Salute

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Parola a Pierpaolo Sileri.

Il viceministro della Salute, intervistato ai microfoni di 'Agorà', trasmissione in onda su Rai Tre, è tornato a parlare della possibile riapertura degli stadi al pubblico. "Bene le partite, benissimo riaprire gli stadi ma con regole ferree. Gli abbracci nelle esultanze, ad esempio, si possono evitare. La medicina è fatta di calcolo del rischio, lo zero non lo avremo mai, ma è chiaro che abbracciarsi o esultare è una cosa che si può evitare. Il contatto fisico fa parte del lavoro, ma l'esultanza e gli abbracci sono una cosa extra che aumenta il rischio di contagio. Li dove si può evitare un contatto è bene farlo. Avrò una cena con i miei amici e non potremo abbracciarci perché farlo significherebbe rompere delle regole di buon senso", sono state le sue parole.

STATO DI EMERGENZA E VACCINO - Sileri, inoltre, ha confermato che il governo non avrebbe intenzione di prorogare lo stato di emergenza. "Al momento direi di no. E' chiaro che valuteremo l'andamento, nei prossimi giorni, dei numeri dell'epidemia ma non credo avremo un incremento tale di casi. Il vaccino? Io dubito che potremo avere un vaccino disponibile entro fine anno, probabilmente il prossimo anno. Prima di poter arrivare però a un'immunità di gregge, servirà secondo me più di un anno e mezzo, a patto che il vaccino sia disponibile dall'inizio del 2021. Il vaccino però deve essere sicuro, efficace e disponibile per tutti, il che significa prodotto in larghe dosi", ha concluso.

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