Il futuro della Serie A è un rebus.
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Coronavirus, Delio Rossi: “Impossibile ripartire adesso, meglio finire in autunno. Scudetto? Ecco il mio pronostico”
Le dichiarazioni rilasciate da Delio Rossi in merito al futuro della Serie A a seguito dell’emergenza legata alla diffusione del Coronavirus
L’epidemia di Covid-19 ha delineato un quadro sanitario complesso in Italia, dove il Governo ha dovuto emettere contromisure rigide ma necessarie per evitare l’aumento del numero di contagi e decessi legati alla malattia. I provvedimenti istituzionali hanno avuto importanti conseguenze nel mondo dello sport, dove le attività agonistiche sono state fermate fino a data da destinarsi. In questi giorni, però, si inizia a parlare di tempi e modalità di una ripresa, sulla scia di campionati esteri come la Bundesliga, dove gli allenamenti sono già ricominciati nel rispetto delle norme comportamentali di matrice igienico-sanitaria.
Delio Rossi, in un’intervista rilasciata ai microfoni di Cittaceleste, ha detto la sua in merito alla possibilità che la Serie A torni a breve in campo: “Riprendere ora gli allenamenti sarebbe un palliativo, non ci sono le condizioni. Io ricomincerei quando non c’è pericolo per nessuno. Allenarsi così, con le distanze di sicurezza, le mascherine, a gruppi da 4, non la vedo fattibile. Non è importante quando si ripartirà, è giusto però finire il campionato. Il calcio non può essere al di sopra della vita umana. Quando non ci saranno più problemi per nessuno, nella totalità, allora ci saranno le condizioni per ripartire. Non ci sono sono crismi positivi per partire, se sarà a novembre, si finirà a novembre. Non importa quando. Giusto terminarlo, ma non così. Di quanto tempo ha bisogno un giocatore per tornare in condizione? È cambiata la metodologia di allenamento. Sono atleti, sono dei professionisti e vengono seguiti da professionisti. Non c’è bisogno di una preparazione assurda. Un ventina di giorni e sono pronti. Non sarà ottimale ma sanno cosa fare”.
E in merito alla possibilità che lo stop legato all’emergenza Coronavirus possa condizionare la lotta scudetto: “Probabilmente un po’ sì, è normale. Mi auguro che la Lazio continui questo trend. Anche se sarà ferma 4-5 mesi. Bianconeri ancora favoriti? Penso che la Juventus fosse la favorita sulla carta. Se non dovesse vincerlo, lo ha perso lei”.
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