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Coronavirus, Musumeci inasprisce la zona rossa in Sicilia: “Niente visite ai parenti, i dati del contagio sono allarmanti”

Coronavirus, Musumeci inasprisce la zona rossa in Sicilia: “Niente visite ai parenti, i dati del contagio sono allarmanti”

Le dichiarazioni del governatore della Regione Sicilia

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Dalla mezzanotte tra sabato 17 e domenica 18 gennaio, la Sicilia sarà zona rossa per due settimane fino a domenica 31 gennaio.

Lo ha stabilito il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che in base ai contenuti dell’ultimo Dpcm e in linea con quanto deciso dal governo nazionale per l’Isola, ha decretato un ulteriore intervento di inasprimento. Nella suddetta ordinanza, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, sono state aggiunte  delle misure ancora più restrittive a quelle già previste dalla normativa nazionale per la zona rossa: non sarà infatti consentito fare visita ad amici e parenti.

"Ho appena firmato l’ordinanza con la quale si recepisce il Dpcm e quindi la condivisione che il ministro Speranza ha voluto fare della nostra richiesta di istituire in tutta la Sicilia la zona rossa. I dati dei contagi sono allarmanti e purtroppo non c’è altra soluzione. Non si può giocare con la vita e la salute delle persone. Sul fronte scolastico torneranno a scuola i ragazzi delle elementari e della prima media. Per tutte le altre scuole di ogni ordine e grado varrà la didattica a distanza. Sono convinto che l’ordinanza senza le misure di vigilanza e senza le necessarie sanzioni rischia di essere inutile. Ecco perché rivolgo ancora una volta un appello ai prefetti e ai sindaci perché le forze dell’ordine e la polizia municipale possano essere mobilitate per questo tipo di attività".

Diversamente da quanto previsto dal Dpcm, nell'ordinanza firmata dal governatore della Sicilia, sono vietati anche gli spostamenti, una volta al giorno, verso una sola abitazione privata nei limiti di due persone per fare visita ad amici e parenti. Restano invece le medesime restrizioni previste dal governo nazionale in merito alle zone rosse.

Spostamenti in Sicilia zona rossa

Divieto di entrata e di uscita dal territorio regionale, divieto di accesso e allontanamento dal proprio comune, salvo che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. Divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico e privato, all’interno del territorio comunale, ad eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria.

Attività sportive

Le attività di palestre, piscine, circoli, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del Coni o del Cip.

Scuola e istruzione

In linea col Dpcm, svolgeranno attività didattica in presenza i servizi educativi per l’infanzia, la scuola dell’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado. Tutte le altre classi scolastiche e le Università continueranno con la didattica a distanza. Resta la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori e per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Negozi

Restano sospese tutte le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità. Aperti lavanderie, barbieri e parrucchieri, edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.

Bar e ristoranti

Sospese le attività di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie). Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio. Fino alle 22, la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dei locali.