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Coronavirus, Giulini: “Vedo dolore e sofferenza. I giocatori hanno rinunciato ad una mensilità”

Cagliari v Parma Calcio - Serie A

Il presidente del Cagliari ha parlato dell'emergenza Coronavirus e della possibilità di tagliare gli stipendi dei calciatori

Mediagol52

Parla Tommaso Giulini.

Intervenuto nel corso della trasmissione "Monitor" in onda su Videolina, il presidente del Cagliari ha parlato dell'emergenza Coronavirus che continua a tormentare l'Italia e il mondo intero. Queste le sue dichiarazioni: "I ragazzi sono tutti a casa, a parte qualcuno che viene qua ad Asseminello a fare terapie. Stiamo vivendo qualcosa di straziante e mi viene un po’ difficile parlare di calcio. In questo momento ci sono state dichiarazioni fuori luogo e vergognose sul mondo del calcio, non è rispettoso per la situazione che sta vivendo il Paese. Non so ovviamente se e quando siamo in grado di ripartire o meno, certamente ci sarebbero dei vantaggi sul fatto delle classifiche per evitare ricorsi e mettere d’accordo tutti: il vantaggio di finire sarebbe anche quello di richiamare tutti i lavoratori che sono a casa. Al contrario ci sarebbero anche degli svantaggi: se si dovesse ripartire lo si farà a porte chiuse e ci sarebbero dei rischi comunque anche se ci saranno dei protocolli rigorosi per evitare contagi. Non so come si comporterà la Sardegna per la stagione turistica, ma mi dispiacerebbe che sia proprio la squadra del Cagliari a riportare il virus qua: ora non so dire cosa sia meglio, ma voglio dire che molti stanno parlando solo per i propri interessi. Vorrei capire cosa pensano i tifosi, che sono l’anima del calcio, magari con un sondaggio sul giornale. Da una parte vorrei tornare a giocare domani, ma dall’altra vedo tanto dolore e sofferenza negli ospedali: quindi lasciamo che siano anche i tifosi a decidere, se concludere la stagione o pensare già alla prossima".

Infine, sulla possibilità di tagliare gli stipendi dei calciatori come accaduto alla Juventus: "Noto grande senso di responsabilità, tutti i nostri tesserati e non solo i giocatori hanno rinunciato già a una mensilità. Un gesto di grande responsabilità che permette di limitare le perdite, che sarebbero comunque pesanti anche considerando i diritti TV che per ora rientrano. Se non dovesse ripartire il campionato vedremo cosa fare per i prossimi mesi, per ora possiamo solo ringraziare coloro che hanno fatto questo gesto".